Gruppo Valle Nava
Via Roma, 75 Casatenovo
Via Roma, 75 Casatenovo
CHI SIAMO?
Siamo un gruppo di cittadini residenti nel comune di Casatenovo che, davanti ai fenomeni di urbanizzazione e degrado ambientale, vorrebbero adoperarsi per la salvaguardia e la valorizzazione di alcune aree verdi dal significato strategico. In questa prospettiva, la Valle della Nava, estesa lungo il confine che divide i comuni di Monticello, Missaglia e Casatenovo, risulta un corridoio ecologico importante da tutelare e valorizzare attraverso l’istituzione di una zona a tutela speciale e la valorizzazione dei suoi contenuti: il paesaggio, la biodiversità di flora e fauna, la sentieristica. Noi vorremmo preservare questa preziosa area verde per garantire una qualità di vita accettabile anche a chi verrà dopo di noi.
LE NOSTRE RAGIONI
Senza facili allarmismi, rilevando solo i dati di fatto, la Brianza in questi anni sembra essere interessata da un cospicuo incremento delle superfici urbane. Un accresciuto numero di persone che non solo significa maggiori pressioni rispetto alle risorse di un territorio (riserve idriche, consumo di suolo, ec) ma comporta impatti negativi per gli equilibri dell’ambiente in generale (l’inquinamento luminoso, sonoro, chimico, ec). Il modello urbanizzativo consolidatosi in questi anni è quello della “città diffusa”, che si sviluppa apparentemente senza alcun criterio urbanistico: supermercati, aree industriali, agricole e residenza, si intervallano senza una apparente zonizzazione tra usi del suolo diversi. Il paesaggio diventa sempre più edificato, con edificazioni che rispettano sempre meno i canoni minimi di accettabilità estetica ed ecologica e, le singole unità amministrative riescono a fare ben poco per arginare il dilagante disordine urbanistico. Una delle soluzioni per assicurare in futuro una certa qualità del territorio – e, quindi, della vita – sembra l’istituzione di aree volontariamente salvaguardate da destinazioni d’uso improprie. Proteggere e valorizzare un’area verde risulta perciò un atto doveroso soprattutto nei confronti delle generazioni che verranno e pare l’unica via per difendere le peculiarità locali del nostro territorio densamente abitato, ma ancora integro e caratterrizzato da qualità paesaggistiche e naturalistiche indiscutibili. Evitare che la periferia metropolitana cancelli i segni di un passato e di una cultura contadina che, fino a pochi anni fa, caratterizzava la Brianza lecchese è per noi, come abitanti, di grande importanza. CLICCA QUI per proseguire...
Senza facili allarmismi, rilevando solo i dati di fatto, la Brianza in questi anni sembra essere interessata da un cospicuo incremento delle superfici urbane. Un accresciuto numero di persone che non solo significa maggiori pressioni rispetto alle risorse di un territorio (riserve idriche, consumo di suolo, ec) ma comporta impatti negativi per gli equilibri dell’ambiente in generale (l’inquinamento luminoso, sonoro, chimico, ec). Il modello urbanizzativo consolidatosi in questi anni è quello della “città diffusa”, che si sviluppa apparentemente senza alcun criterio urbanistico: supermercati, aree industriali, agricole e residenza, si intervallano senza una apparente zonizzazione tra usi del suolo diversi. Il paesaggio diventa sempre più edificato, con edificazioni che rispettano sempre meno i canoni minimi di accettabilità estetica ed ecologica e, le singole unità amministrative riescono a fare ben poco per arginare il dilagante disordine urbanistico. Una delle soluzioni per assicurare in futuro una certa qualità del territorio – e, quindi, della vita – sembra l’istituzione di aree volontariamente salvaguardate da destinazioni d’uso improprie. Proteggere e valorizzare un’area verde risulta perciò un atto doveroso soprattutto nei confronti delle generazioni che verranno e pare l’unica via per difendere le peculiarità locali del nostro territorio densamente abitato, ma ancora integro e caratterrizzato da qualità paesaggistiche e naturalistiche indiscutibili. Evitare che la periferia metropolitana cancelli i segni di un passato e di una cultura contadina che, fino a pochi anni fa, caratterizzava la Brianza lecchese è per noi, come abitanti, di grande importanza. CLICCA QUI per proseguire...
ORGANIGRAMMA
Presidente
RENATO TORRIELLI
Vicepresidente
OSEA PENNATI
Segretario
MARTA PICCHI
Tesoriere
ALFIO SALA
Direttivo
FRANCESCO GALBUSERA
FILIPPO PIROVANOALFIO SIRONI
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