30 anni fa/22: ottava rapina in due anni alla 'Posta' di Sirtori A Missaglia comitato per ''salvare'' il Monastero dal degrado

Immagine di repertorio di una rapina all'ufficio postale di Sirtori
Un altro ufficio postale preso d'assalto. Dopo i ''colpi'' a Monticello, a finire nel mirino dei rapinatori, a fine giugno 1987, è quello di Piazza Brioschi a Sirtori. Armi alla mano e con il volto parzialmente coperto dal bavero del maglione a collo alto, due malviventi fanno irruzione nei locali adiacenti il municipio, intimando al direttore e alle dipendenti, di consegnare loro il denaro contante. Non potendo opporre resistenza, le sportelliste sono costrette ad acconsentire alla ''richiesta''; i malviventi riescono così a fuggire con un bottino di 6milioni di lire, cifra più elevata del solito, visto che proprio quella mattina scade il termine ultimo per il pagamento delle bollette Enel. Saliti su una vettura di colore grigio, i due riescono a far perdere rapidamente le proprie tracce, proprio mentre sul posto si portano i carabinieri della stazione di Cremella. E' l'ottava rapina che si registra in soli due anni, all'ufficio postale sirtorese.
Non si tratta dell'unico episodio di cronaca. Negli stessi giorni, a Cascina Bracchi di Casatenovo, una pensionata finisce nel mirino di un truffatore, che spacciandosi per un ispettore Inps, riesce a farsi consegnare 2milioni di lire per una presunta verifica, dileguandosi poi nel nulla, per la disperazione dell'anziana. Nella vicina Missaglia poi, un'ottantenne viene truffata da tre giovani che si presentano alla sua porta spacciandosi per finti postini, sottraendole alcune centinaia di euro.
Intanto i carabinieri della stazione di Missaglia indagano su un inquietante episodio avvenuto sempre a Casatenovo, in Via Leone XIII, dove due auto appartenenti alla stessa famiglia, vengono date alle fiamme. Si cerca quindi di risalire alle cause e soprattutto di dare un nome agli autori del gravissimo episodio, che sconvolge il rione Colombina.

La protesta pacifica in scena al Monastero della Misericordia di Missaglia

I volontari della festa alpina di Barzanò


Nello stesso periodo a Missaglia - cambiando decisamente argomento - va in scena la ''pacifica protesta'' degli Amici del Monastero, o meglio, del comitato di salvaguardia dell'antico convento situato in frazione Missagliola. Gli esponenti del ''movimento'' guidato dal fotografo Pietro Redaelli, presidiano con una mostra e uno striscione, l'importante monumento, chiedendo all'amministrazione comunale di intervenire per salvarlo dal degrado e dall'abbandono. Del comitato fanno parte anche personalità illustri, fra cui l'artista con casa a Monticello, Aligi Sassu, intimo amico di Redaelli. Un'iniziativa forte - la prima di una lunga serie - che richiama l'attenzione della cittadinanza e della stampa.

Festa alla casa di riposo Monzini di Casatenovo

Convegno delle bande a Besana

A Monticello invece, il consiglio comunale decide di intitolare la scuola media alla memoria di Gaetano Casati, esploratore di fama mondiale, nato a Lesmo ma residente per anni in frazione Cortenuova.
Il mese di giugno infine, si chiude con le tradizionali feste estive. A Barzanò in scena gli Alpini che devolvono il ricavato dell'evento alla realizzazione della baita. Nella vicina Besana si svolge il convegno delle bande, mentre a Casatenovo è la casa di riposo Monzini a far festa, grazie all'impegno del gruppo pensionati.
G. C.
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