30 anni fa/29: altro incidente mortale sulla Santa, monta la protesta dei cittadini. A Missaglia scuola intitolata a Moneta

Una veduta aerea del centro di Casatenovo
Ancora sangue sulla ''Santa''. Nel novembre 1987 cessa di battere il cuore di un bambino di soli dieci anni, residente a Campofiorenzo di Casatenovo, investito da un'auto mentre stava attraversando a piedi Via De Gasperi per recuperare il pallone che in una fase di gioco, era finito dal cortile della sua abitazione in strada. Nonostante i tempestivi soccorsi e il trasferimento del piccolo all'attrezzato ospedale di Bergamo, le speranze di salvargli la vita si infrangono qualche giorno più tardi. Sgomento e dolore in paese, ma anche tanta rabbia, dopo le polemiche che nelle settimane precedenti erano state sollevate rispetto alla pericolosità della strada provinciale che collega Casatenovo a Lesmo, teatro di frequenti incidenti stradali, molti dei quali di grave entità.
Della questione si parla in un affollatissimo consiglio comunale, alla presenza di una quarantina di cittadini delle zone di San Pietro, Fermata e Campofiorenzo, più che mai interessati alle sorti del tratto stradale. In realtà, l'assise si chiude con un nulla di fatto; o meglio, con le promesse da parte della giunta del sindaco Giovanni Maldini, di sollecitare nuovamente la Provincia ad intervenire, proponendo poi l'installazione di alcuni semafori pedonali a chiamata.
Un tema, quello della sicurezza stradale, che in quel periodo è di estrema attualità. Anche a Missaglia i residenti di Corso Europa puntano il dito contro le insidie che caratterizzano la SP 54, a seguito di un incidente che si verifica nei pressi del condominio Boschetto, tra Barriano e Lomaniga. Il sindaco Gabriele Castagna ''si difende'', ritenendo che la responsabilità risieda nella Provincia, titolare a tutti gli effetti dell'arteria. Il primo cittadino missagliese infatti, estende la questione ai diversi punti della strada caratterizzati da un'elevata pericolosità: a partire dagli svincoli di Casa Massimo e Via Kennedy solo per fare due esempi, confermando poi di essere disponibile a mettere sul piatto risorse economiche purchè l'ente provinciale rilasci le necessarie autorizzazioni e si occupi di definire in maniera pià efficace gli svincoli stradali.

La cerimonia di inaugurazione della scuola primaria di Missaglia

Intanto l'amministrazione missagliese decide di intitolare la scuola elementare alla memoria di Ernesto Teodoro Moneta, unico premio Nobel per la pace italiano, sindaco di Contra - quando la frazione era comune autonomo - vissuto per diversi anni a Missaglia, dove è sepolto. La proposta viene infatti discussa in giunta a pochi giorni di distanza dalla benedizione ufficiale del plesso scolastico. E restando in tema scuole, il Comune di Casatenovo in quegli stessi giorni invia una richiesta al Provveditorato per avere una seconda materna statale dopo quella di Valaperta. L'intenzione è infatti quella di offrire un servizio alternativo rispetto agli istituti paritari, da collocare in centro paese.
A Monticello invece, l'assessore Mario Villa annuncia l'avvio della cosiddetta ''operazione ecologia'', ovvero l'imminente piantumazione di circa novecento alberi tra noci, querce, castani, pini, platani e altre specie ancora, in un'area pubblica di Via Bellini, nei pressi del cimitero. Un'iniziativa destinata a coinvolgere gli studenti di terza media e i due gruppi alpini di Torrevilla e Monticello. Un'operazione diretta dallo stesso agronomo che si è già occupato del censimento degli alberi presso il parco della Casa di riposo e di Villa Greppi.

L'assessore monticellese Mario Villa e accanto Villa Greppi

Proprio quest'ultimo immobile è al centro di un ''polverone'' sollevato dagli alunni della scuola superiore, che organizzano uno sciopero per protestare contro le condizioni a loro avviso fatiscenti della struttura monticellese, fra muri pieni di crepe, parti di intonaco cadute al suolo e uscite di sicurezza assenti. A smorzare i toni sono il vicepreside Alberto Cazzaniga e il presidente del Consorzio, nonchè sindaco di Monticello, Vittorio Cazzaniga: la villa è stata dichiarata pienamente agibile e in fondo, basta pazientare ancora qualche mese, quando il nuovo edificio scolastico realizzato a pochi passi dalla villa, sarà pronto ad accogliere le prime classi.

Da sinistra il parroco barzaghese uscente don Camillo e il successore don Giuseppe

Se a Barzanò il sindaco uscente Giuseppe Aldeghi manifesta la volontà di ricandidarsi alle prossime elezioni al ternine del secondo mandato, nella vicina Barzago si registra un cambio al timone della parrocchia di San Bartolomeo. L'uscente don Camillo Giani si appresta a congedarsi dopo 36 anni di onorato servizio in paese; al suo posto è in arrivo don Giuseppe Sironi, 47enne nativo di Montevecchia, già parroco di Casone a Magenta, nel milanese.
G. C.
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