30 anni fa/30: comunisti critici sulla Città Brianza di Maldini. Poliambulatori all'Inrca e a Monticello nasce la Polisportiva

Un'immagine della Santa in località Fermata
Il progetto ''Città Brianza'' lanciato dal sindaco di Casatenovo, Giovanni Maldini, piace anche alle opposizioni. Nel novembre 1987, attraverso una conferenza stampa, i comunisti esprimono condivisione sui contenuti dell'iniziativa, senza risparmiare però qualche critica nei confronti dell'esponente della DC, relativamente agli strumenti pensati per attuare poi nel concreto l'iniziativa. Per Giuseppe Conti ''la montagna ha partorito il topolino'' se l'unica proposta è quella di calendarizzare degli incontri periodici fra sindaci. Il timore del PCI è quello che si possano creare altre istituzioni, mentre a loro modo di vedere il progetto va discusso all'interno dei singoli consigli comunali che per il casatese Antonio Colombo ''devono essere valorizzati'' perchè è in quel contesto che si attua la democrazia. ''Bisogna far funzionare le forme di collaborazione fra enti locali che già esistono e non ignorarle'' mentre il collega Bruno Crippa chiede ai ''democristiani'' una disponibilità al confronto su alcuni problemi prioritari che vanno affrontati: in primis la formazione di una programmazione urbanistica e socioeconomica della Brianza lecchese''.
Intanto a Casatenovo le proteste di un gruppo di cittadini circa la pericolosità della Santa, la strada provinciale 51, sfociano nella creazione di un vero e proprio comitato con l'obiettivo di sollecitare gli amministratori comunali a prendere in esame una serie di interventi per migliorare il livello di sicurezza della principale arteria che funge da collegamento con Lecco da una parte, e Monza dall'altra. Una battaglia che è in corso da diversi anni, ma che ha trovato nuovo slancio dopo la morte di un bambino di soli dieci anni, residente a Campofiorenzo, falciato da un'auto mentre stava attraversando Via De Gasperi. A questo proposito sono allo studio delle iniziative per ricordare la giovanissima vittima della strada, fra cui quella di intitolare alla sua memoria, il campo di calcio della parrocchia, come annunciato durante la messa dal prevosto don Franco Molteni.

Un paio di immagini dell'Inrca di Monteregio con Sandro Cesana e Giovanni Maldini

In quegli stessi giorni proseguono i contatti tra l'Inrca e l'Ussl di Merate - sollecitati dall'assessore regionale Ettore Isacchini - per i nuovi poliambulatori ospitati nella struttura di Monteregio, al servizio dell'intero territorio casatese. Un ruolo importante in questa sfida lo gioca Sandro Cesana, presidente dell'azienda sanitaria meratese, secondo il quale ''è la sanità che deve andare tra la gente, non certo il contrario''. Una partita difficile, nella quale anche il Comune tenta di dare un contributo positivo. Il sindaco Giovanni Maldini promette la sistemazione di Via Monteregio e la creazione di nuovi parcheggi, una volta che il nuovo servizio sanitario dovesse prendere effettivamente il via. Una delle ipotesi più accreditate è che i nuovi ambulatori possano essere ricavati in Villa Rosa, l'immobile ormai in disuso da anni che si trova nel vecchio parco che circonda l'Inrca. Ma la strada verso l'obiettivo appare ancora lunga e non certo priva di ostacoli.
A Monticello invece, continua il ''braccio di ferro'' tra alunni, docenti, genitori e organismi scolastici dell'istituto superiore
Don Virginio Colmegna e Giovanni Pirovano
Greppi, per le condizioni di sicurezza della Villa, ritenute non all'altezza del ruolo che svolge. Una delegazione di studenti ha infatti manifestato l'intenzione di creare una commissione di esperti che possa valutare le condizioni di agibilità dell'immobile. Intanto a Cortenuova riapre la Grande Casa, il centro che opera a favore dei giovani affetti da disagio fisico e psichico. Dopo alcune problematiche a livello gestionale che avevano costretto a chiudere provvisoriamente la struttura, il nuovo presidente è don Virginio Colmegna, una garanzia nel settore. L'assessore ai servizi sociali, Giovanni Pirovano, si dice fiducioso che le cose questa volta possano andare nel verso giusto.
Chiudiamo infine con una nuova realtà, nata proprio nei primi giorni di dicembre 1987: la Polisportiva Monticellese, associazione che si pone quale obiettivo quello di coordinare le diverse attività sportive presenti in paese e di superare anche i ''campanili''. Un'impresa assai ardua per un comune costituito da tre realtà dall'identità fortissima: Cortenuova, Torrevilla e Monticello appunto. Non resta quindi che attendere la risposta che solo il tempo potrà fornire.
G. C.
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