30 anni fa/31: i lavori per la piscina e la sicurezza della ''Santa'' chiudono il 1987. Caserma di Casatenovo pronta...e Missaglia?

Il sindaco di Missaglia, Gabriele Castagna e il cantiere
per la caserma dei carabinieri di Via Bixio a Casatenovo
Dopo uno stop durato mesi, sul finire del 1987 riprendono i lavori per il completamento della piscina di Barzanò. L'impresa milanese subentrata a quella che aveva inizialmente vinto l'appalto per i lavori del primo lotto - abbandonando successivamente il cantiere a causa di alcune difficoltà - sta infatti realizzando le prime due vasche interne del futuro impianto di proprietà anche dei comuni di Casatenovo, Missaglia, Cremella, Sirtori e Monticello.
Intanto gli enti hanno già bandito la gara per l'assegnazione della seconda parte delle opere, quelle esterne, per una spesa superiore al miliardo di lire. L'obiettivo è quello di rendere la struttura sportiva una delle più funzionali e moderne dell'intera provincia.
A Casatenovo tiene banco ancora la sicurezza della strada La Santa, scenario nelle ultime settimane di incidenti, alcuni dei quali dall'esito mortale. Nel giro di pochi giorni vengono convocate due assemblee organizzate rispettivamente dalla Democrazia Cristiana e dal comitato di cittadini costituitosi ad hoc per chiedere interventi capaci di tutelare al massimo l'incolumità di ciclisti, pedoni ed in generale degli utenti della strada.
A entrambi gli incontri sono presenti l'assessore provinciale Giliola Sironi (residente proprio a Campofiorenzo) e gli esponenti della giunta Fausto Casati e Francesco Pirrone, che spiegano ai cittadini le opere in programma per migliorare le condizioni dell'arteria, ostacoli economici e temporali compresi. Ma le critiche da parte di residenti e dei membri delle opposizioni, non mancano.

Le assemblee convocate per discutere della sicurezza della strada provinciale La Santa


In quegli stessi giorni sta per essere ultimato il cantiere per la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri di Via Bixio a Casatenovo, al confine con Monticello. Entro gennaio 1988 la struttura militare dovrebbe essere conclusa, mentre gli spazi destinati ai cinofili (di stanza nella vicina Villa Greppi) saranno completati in seconda battuta. Una notizia che, se da un lato fa felice l'amministrazione casatese - viste le polemiche legate alle tempistiche di cantiere, allungatesi rispetto a quanto era previsto inizialmente - dall'altro non fa che alimentare le polemiche sul futuro della caserma di Via Matteotti a Missaglia. Il timore del sindaco Gabriele Castagna è infatti quello che il presidio di sicurezza possa essere chiuso, proprio perchè
L'ingresso all'ospedale Viarana di Besana
soppiantato da quello nuovo realizzato nel comune limitrofo. Al momento però, di risposte non ce ne sono: l'unica certezza è che la caserma è costata più di un miliardo di lire. Il primo cittadino casatese precisa di aver aderito ad una richiesta dell'Arma, mettendo a disposizione gli spazi per costruire la struttura che a suo dire, potrebbe coesistere con quella di Missaglia. La caserma di Via Bixio infatti, potrebbe fungere da tenenza o presidio superiore, implementando così il nuovo di uomini a dispozione del territorio. Ma l'ultima parola in tutta questa vicenda, spetta ai carabinieri.
Intanto Maldini tira dritto nel suo progetto della ''Città Brianza'', annunciando un nuovo convegno per approfondire il tema e discuterlo con il resto del territorio, sviscerando alcuni argomenti quali il sottosuolo e l'idrogeologico. All'assessore ai lavori pubblici Fausto Casati invece, viene chiesto dagli abitanti del rione Colombina un parco giochi per bambini, ritenuto un servizio indispensabile per favorire l'aggregazione e lo svago dei tanti giovanissimi concittadini.
Anche il parroco di Torrevilla don Arialdo Beneggi si inerisce nella polemica che sta interessando la neonata Polisportiva, cercando di buttare acqua sul fuoco per far sì che le questioni politiche e i ''campanili'' non vadano a minare lo sport e quello che di buono si vuol fare. La nascita dell'associazione sembra infatti non aver trovato terreno fertile, perlomeno per quel che riguarda altre realtà già attive sino a quel momento in paese.
A Besana infine, tiene banco lo smantellamento dell'ospedale Viarana. Due consiglieri comunali inoltrano al sindaco e alla procura della Repubblica una sorta di esposto per denunciare una presunta interruzione di pubblico servizio, dovuta al trasferimento di alcuni reparti nel nosocomio di Carate e alla soppressione del pronto soccorso.
G. C.
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