30 anni fa/34: dopo le rapine, protesta per la chiusura della caserma di Missaglia. A Cremella un'ordinanza contro i...visoni

Il sindaco missagliese Gabriele Castagna e il cantiere per la
nuova caserma dei carabinieri di Via Bixio a Casatenovo
Una serie di eventi di cronaca nera scuotono gli ultimi giorni di febbraio, nel 1988. In un solo giorno vengono messe a segno tre rapine nel raggio di pochi chilometri: a cominciare dall'ufficio postale di Maresso, a Missaglia. Un blitz avvenuto alle prime ore del mattino, quando due giovani armati e con il volto coperto da passamontagna fanno irruzione negli angusti locali di Via Manzoni, sorprendendo il direttore e un cliente, l'unico che si trovava all'interno dell'ufficio postale in quegli istanti. Dopo aver arraffato i sacchi contenenti denaro contante - circa 6milioni di lire - i rapinatori si dileguano in direzione Missaglia a bordo di un'utilitaria. Immediato l'allarme lanciato ai carabinieri della locale stazione, che si portano sul posto per i rilievi del caso. Si tratta dell'ottava rapina messa a segno in un decennio ai danni dell'ufficio postale missagliese. Poco più tardi, un altro colpo si registra a Santa Maria Hoè, ad opera probabilmente della stessa banda, mentre nel tardo pomeriggio è la farmacia di Colnago, a Cornate, a finire nel mirino dei malviventi. In questo caso ad entrare in azione è un bandito solitario che ruba 300mila lire contenuti nella cassa.
Vengono invece assicurati alla giustizia gli autori della rapina a mano armata messa a segno ai danni del bar Centrale di Bulciago: si tratta di due giovani residenti nella vicina Costa Masnaga.
In quegli stessi giorni la criminalità colpisce anche a Bevera di Sirtori, dove due abitazioni situate a poca distanza l'una dall'altra vengono crivellate da colpi di arma da fuoco. Episodi inquietanti e senza un'apparente motivazione, che si registrano dopo quello avvenuto a Barzanò, ai danni di un bar situato in Via dei Mille, località San Feriolo. Tra i cittadini monta la preoccupazione; ci si chiede - i carabinieri di Cremella in primis - chi possa essere questo misterioso sparatore notturno.
Intanto a Monticello, un giovane di vent'anni soltanto muore in un incidente stradale avvenuto in frazione Cortenuova, mentre in compagnia di altri due amici percorreva Via Bocconi a bordo di un'auto, schiantasi violentemente contro un muretto.

Il sindaco di Cremella, Guido Besana e uno degli allevamenti di visoni presente in paese

Un quadro davvero allarmante, nel quale si inserisce la decisione dei vertici dell'Arma di chiudere la caserma di Missaglia, a favore del nuovo presidio di Via Bixio a Casatenovo. Una scelta contro la quale si era già opposto il sindaco Gabriele Castagna, che trova anche l'appoggio del consiglio comunale. E' il gruppo socialista a presentare una mozione in assise, fornendo così lo spunto per ribadire unanime contrarietà alla chiusura del presidio di sicurezza. Anche Domenico Galbiati interviene sulla questione, a difesa di una struttura storica per l'area casatese. L'obiettivo è infatti quello di coinvolgere tutti i sindaci, nell'ambito del progetto Città Brianza.
A Cremella invece, tiene banco il caso visoni: il presidente dell'USL di Merate, Sandro Cesana, chiede al sindaco Guido Besana di emettere un'ordinanza nei confronti di una delle aziende che alleva i roditori, per limitare a circa 12mila, il numero dei capi ospitati. Ci sarebbero infatti problematiche igienico-sanitarie non indifferenti, oltre all'odore nauseabondo che raggiunge le frazioni di Oriano e Zizzanorre a Cassago, distanti circa 800 metri dall'allevamento.

I Lijao. Da sinistra Visentin, Cogliati e Cartisano

Chiudiamo infine con la musica. Medaglia di bronzo al festival di Sanremo, categoria giovani, per i Lijao: Livio Visentin, Fausto Cogliati e Charly Cartisano, residenti tra il meratese e casatese. Il loro brano ''Per noi giovani'' conquista infatti pubblico e giuria, lanciando la band, attiva dal 1982, tra i ''big'' della storica manifestazione musicale.
G. C.
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