30 anni fa/36: lavoratori di Agrati-Garelli e Vismara col fiato sospeso per il cambio di proprietà. In pensione il maresciallo Salvati, comandante a Cremella
L'assemblea dei lavori riuniti alla Vismara di Casatenovo
Tutto è pronto per la ratifica dell'accordo relativo al futuro dell'Agrati-Garelli, la storica azienda con sede a Cortenuova di Monticello specializzata nella produzione di ciclomotori. Dopo cinque mesi di trattative ininterrotte, le parti hanno trovato la quadra al tavolo dell'assessorato regionale al lavoro, ma ora l'ultima parola spetta ai 246 lavoratori che dovranno esprimersi durante l'assemblea in programma in azienda. Nel documento si fa il nome della società che si è detta disponibile ad affittare il capannone e gli impianti del gruppo industriale, oltre che ad acquistare il magazzino ed i cespiti al termine di un periodo di tre anni. La nuova azienda si è impegnata ad assumere un minimo di 180 dipendenti in forza presso la sede monticellese, garantendo lo stesso inquadramento, lo stesso salario e gli stessi diritti attuali. Per quelli che resteranno assunti dall'Agrati-Garelli è atteso il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria e dello stato di crisi.
Un accordo siglato in Regione alla presenza del sindaco di Monticello, Vittorio Cazzaniga e naturalmente dei rappresentanti delle due società. Ora non resta che attendere la risposta delle maestranze, coinvolte in prima persona in questo scenario futuro.
Intanto a Casatenovo c'è un po' di preoccupazione per il passaggio della proprietà del salumificio Vismara dal Gruppo Buitoni alla Nestlè. I sindacalisti Alfredo Marelli (Cisl) e Sergio Fenaroli (Cgil) restano in attesa di comprendere quali potranno essere gli scenari futuri, in relazione alle prospettive di sviluppo previste per l'azienda casatese. Tra i lavoratori invece, serpeggia un certo malumore: la paura è che si possa ripetere un caso Vister: una volta acquistata dagli americani, la fabbrica farmaceutica casatese è stata infatti chiusa e solo 50 sui 400 dipendenti assorbiti nella sede di Lainate. A tranquillizzare gli animi dei lavoratori - o perlomeno a provarci - è l'amministratore delegato Mele. La Nestlè ha infatti annunciato l'intenzione di confermare gli attuali livelli occupazionali della Vismara, concedendo al gruppo dirigente ''carta bianca'' per portare avanti alcune delle strategie in atto.
Un presidio dei dipendenti della Agrati-Garelli in centro a Cortenuova
A Missaglia la parrocchia si appella ai fedeli per la costruzione di un nuovo salone polivalente in oratorio. Il prevosto don Giuseppe Pagani e gli altri sacerdoti scrivono una missiva ai fedeli per illustrare questa ambiziosa struttura che comporterà una spesa di mezzo miliardo di lire e sarà destinata alle varie attività culturali, sportive e ricreative della parrocchia. Sul fronte politico invece, si consuma una sorta di tregua pasquale, dopo le dimissioni dalla commissione scuola presentati da quattro membri di PSI e PCI, critici rispetto a quanto portato avanti dall'organismo a supporto dell'amministrazione democristiana del sindaco Gabriele Castagna. Intanto una petizione con ben 240 firme viene inviata al presidente dell'Usl di Merate, Sandro
Il maresciallo Bruno Salvati
Nella vicina Monticello invece, si lavora all'individuazione di una nuova sede per l'ufficio postale, dopo le recenti rapine che hanno messo in evidenza le criticità a livello di sicurezza, della struttura pubblica situata in Via Roma. Ad agevolare le trattative tra la società e il privato titolare dei locali, è il Comune che dopo aver visto sfumata la possibilità di trasferire il servizio in Piazza De Capitani, sta spingendo affinche le Poste possano insediarsi in una palazzina in fase di realizzazione accanto a pochi passi dalla sede attuale. La speranza è che l'accordo possa andare a buon fine. A proposito dell'ultima rapina messa a segno all'ufficio postale di Monticello, è stato individuato e fermato l'autore: si tratta di un 31enne residente nella vicina Cassago, sospettato anche del colpo a Santa Maria Hoè. A lui sono arrivati i carabinieri della stazione di Cremella, che proprio in questi giorni salutano il loro comandante, il maresciallo originario di Firenze Bruno Salvati che a 50 anni lascia la caserma per godersi la meritata pensione dopo poco più di un decennio di onorato servizio alla testa della stazione cremellese, il cui comando viene provvisoriamente assunto dal brigadiere Angelo Rizzolo.
G. C.