30 anni fa/37: in agenda una nuova strada per le piscine e la sistemazione di Villa Ratti. Vertice sulla linea del ''Besanino''

Immagine di un treno della linea MMO
Riflettori puntati, a fine aprile 1988, sulla linea ferroviaria Lecco-Monza via Molteno, quella lungo la quale corre il ''besanino''. Il sindaco Giovanni Riva scende infatti in campo per difendere la tratta e i suoi pendolari, convocando un consiglio comunale aperto alla presenza di tutti i rappresentanti degli enti coinvolti nella riqualificazione del sistema di trasporto su ferro brianzolo. L'esigenza per quanto riguarda la linea in questione, è quella di eliminare alcuni passaggi a livello per tentare di ridurre i tempi di percorrenza, nonchè di prolungarla sino a Sesto San Giovanni o addirittura a Milano, affinchè possa stabilirsi un effettivo collegamento con il sistema metropolitano del capoluogo lombardo. Un ammodernamento che avrebbe quale primo vantaggio l'aumento del numero di viaggiatori che necessitano di raggiungere l'area metropolitana milanese.
A Besana in quegli stessi giorni si discute di un altro tema particolarmente rilevante: il ridimensionamento dell'ospedale Viarana, destinato a perdere alcuni reparti a vantaggio del vicino nosocomio di Carate. I consiglieri di opposizione Carrera, Massey e Mottadelli criticano soprattutto la chiusura del pronto soccorso, che a loro dire andrebbe a discapito delle esigenze della cittadinanza e dell'intero territorio.
A Barzanò invece, si lavora al completamento dell'impianto natatorio in località Villanova, condiviso con le amministrazioni limitrofe. Se i lavori per le vasche interne ed esterne - dopo l'empasse che aveva bloccato il cantiere - sembrano procedere spediti come dichiara il sindaco Giuseppe Aldeghi, è della viabilità che si discute. Serve infatti una nuova arteria che colleghi la nuova struttura sportiva alla strada provinciale La Santa, per consentire una più agevole connessione al territorio casatese, in particolare a Casatenovo, coinvolto nella realizzazione della piscina. Se Monticello ha già commissionato un incarico per predisporre un progetto viabilistico, il sindaco Vittorio Cazzaniga precisa che il suo Comune non ha la forza finanziaria per sostenere l'intera spesa; si parla di circa mezzo miliardo di lire. Non si esclude dunque un sostegno da parte del Consorzio, che come si ricorderà, contempla Barzanò, Casatenovo, Cremella, Missaglia e Sirtori, oltre ovviamente a Monticello.

Villa Ratti a Torrevilla di Monticello

Quest'ultima amministrazione è chiamata in quello stesso periodo ad occuparsi di un'altra ''patata bollente'': Villa Ratti. L'immobile situato in località Torrevilla attende di essere acquistato dal Comune, dopo le volontà espresse nel testamento dalla sua proprietaria, nipote peraltro di Papa Pio X, morta nel 1959 all'età di 73 anni. La donna aveva deciso di lasciare la proprietà alla parrocchia, ma per una serie di ostacoli l'acquisizione non era andata in porto. A quel punto l'amministrazione comunale aveva espresso il proprio interessamento, ma anche in questo caso la burocrazia ci ha messo lo zampino e a
Giuseppe Aldeghi e Vittorio Cazzaniga
distanza di decenni, l'immobile versa in condizioni di forte degrado, in attesa che qualcuno provveda alla sua sistemazione. Esasperato il sindaco Cazzaniga: Villa Ratti potrebbe infatti rappresentare un valore aggiunto per le esigenze del Comune o delle associazioni che operano in paese, ma a distanza di anni nulla sembra smuoversi.
Intanto all'istituto superiore Greppi si impara...il russo. Le cattedre per l'insegnamento della lingua straniera salgono a tre e suscitano un interesse sempre maggiore da parte degli aspiranti studenti e delle loro famiglie.
Sono giorni purtroppo intensi anche sul fronte della cronaca nera. A Colle Brianza un 36enne uccide la moglie davanti alle due figlie, poi tenta di togliersi la vita. Una tragedia che scuote la piccola comunità, in particolare quella di Ravellino, dove la famiglia viveva. A Monticello invece, i carabinieri denunciano una coppia: nella loro abitazione viene infatti rinvenuta dell'eroina.
A Cremella infine, si registra un avvicendamento nella locale stazione dei carabinieri. Al maresciallo Bruno Salvati, congedatosi per la pensione, subentra il brigadiere Beniamino Bertini, in arrivo dalla Compagnia di Cantù.
G. C.
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