30 anni fa/48: via i Carabinieri, a Missaglia la GdF e nascono gli Amici del Monastero. Rapina in una gioielleria a Barzanò

Il sindaco Gabriele Castagna
Via i Carabinieri, arriva la Guardia di Finanza. Dopo il clamoroso trasloco dei militari nella nuova stazione di Via Bixio a Casatenovo, il sindaco Gabriele Castagna corre ai ripari, intenzionato a mantenere fede alla promessa fatta: ''Missaglia continuerà ad avere il suo presidio di ordine pubblico''.
Nel gennaio 2019 sono insistenti le voci su un accordo con le Fiamme Gialle per l'insediamento nello stabile di Via Matteotti - per anni sede della caserma dei Carabinieri e della pretura - dei ''baschi verdi'', un reparto speciale specializzato in operazioni antidroga e antiterrorismo e attualmente di stanza a Ponte Tresa, in provincia di Varese. Una notizia che sta facendo rapidamente il giro del paese, anche se i diretti interessati per il momento non confermano nè smentiscono. Tuttavia non è passato inosservato il sopralluogo compiuto qualche giorno prima dai vertici della Finanza, ai quali l'amministrazione missagliese si è detta pronta a mettere a disposizione l'intero edificio, dal momento che il corpo speciale necessiterebbe di ampi spazi, con interventi di ristrutturazione stimati in almeno un miliardo di lire. Una spesa elevatissima che tuttavia il Comune spera di poter coprire con un contributo del Ministero degli Interni. Intanto divampa la polemica politica con i gruppi di minoranza che accusano la Democrazia Cristiana del sindaco Castagna di non essere stata in grado di mantenere il presidio militare in paese, facendosi carico delle esigenze dell'Arma, definendo l'alternativa della GdF una sorta di ''ripiego'' per ''salvare la poltrona del primo cittadino''.
Intanto in quegli stessi giorni a Missaglia si presenta una nuova associazione: gli Amici del Monastero. Un sodalizio fondato da un piccolo gruppo di volontari determinati a salvare l'ex convento della Misericordia dal degrado. Vera e propria anima di questa realtà associativa è Pietro Redaelli, fotografo con un passato da consigliere comunale tra le fila dei socialisti, che sollecita le istituzioni ad intervenire velocemente: il chiostro si sta infatti progressivamente sbriciolando. Fissata una serata pubblica in Villa Cioja per presentare il programma del sodalizio, alla presenza di numerosi personaggi di spicco del mondo della cultura locale e non solo.

Pietro Redaelli e sotto il Monastero della Misericordia

Incontro tra l'amministrazione comunale di Casatenovo e i volontari del Comitato Fiera di Rogoredo per fare il punto sull'area di Via Volta utilizzata per la manifestazione estiva, ma ora da condividere con il nuovo centro sportivo. Il Comune è infatti intenzionato ad acquistare tutti i terreni che gravitano intorno all'area e a supportare in modo ancora più incisivo la manifestazione zootecnica, che ormai ha assunto carattere regionale. Le rassicurazioni del sindaco Giovanni Maldini riguardano anche l'installazione di servizi tecnologici (acqua, energia elettrica, telefono), in modo da rendere più stabile anche questo aspetto nel corso delle giornate dedicate alla Fiera. Proprio in quei giorni peraltro è prevista un'altra importante iniziativa del mondo agricolo: la Giornata del Ringraziamento organizzata dalla sezione Coldiretti presieduta da Luigi Casati. La sfilata di trattori e carri agricoli quest'anno farà tappa a Campofiorenzo, dove sarà anche celebrata la messa. E' stata invece la frazione di Valaperta scenario della tradizionale commemorazione dell'eccidio partigiano, alla presenza delle amministrazioni comunali di Arcore, Biassono, Bellano, Casatenovo, Missaglia e Lomagna e dei comitati antifascisti.

Due manifestazioni simbolo per Casatenovo: l'eccidio di Valaperta e la fiera di San Gaetano a Rogoredo

Chiudiamo con la cronaca nera. Una drammatica rapina ai danni di un gioielliere e della moglie, con negozio in centro paese, scuote Barzanò. L'uomo nel tentativo di mettere in fuga i malviventi, viene minacciato con una pistola e brutalmente picchiato. Ferito al capo rimedia una prognosi di una decina di giorni, mentre i tre ladri fuggono a bordo di una Fiat Uno rubata qualche giorno prima a Milano con gioielli dal valore complessivo di 15milioni di lire. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Cremella e ai colleghi di Cantù. Un casatese di 27 anni viene invece arrestato dai militari poichè ritenuto responsabile della rapina ai danni di una coppietta avvenuta a Ello, con la complicità di un uomo resosi però irreperibile da giorni.
G. C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.