Consumo suolo: Molteno ha il 46% del territorio urbanizzato. Colico e Airuno ne hanno consumato di più dal 2012 al 2019. La classifica di tutti i comuni per edificato e tasso di sviluppo

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Molteno, Colico e Airuno

Secondo l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) la provincia di Lecco è la più virtuosa essendo quella che nel 2019 ha consumato il minor numero di ettari di suolo agricolo trasformandolo in cemento.

L'urbanizzato rappresenta il 12% del territorio (le aree montane sopra Lecco fanno la differenza) e in un anno sono stati bruciati solo 9 ettari (poco meno di un chilometro quadrato).


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La situazione della provincia è molto variegata, proprio come lo è la sua conformazione che passa dalla pianura, al lago e fino ai monti.

Prendendo in considerazione il tasso di urbanizzazione e stilandone una classifica, al primo posto troviamo Molteno con il 45.86%. Metà paese in pratica è coperto di cemento, seguito da Viganò con il 41.41%.

La percentuale scende sotto la soglia del 40, con Barzanò e Dolzago fermi attorno al 35% e spunta Merate al quinto posto con il 34.81%. Il capoluogo Lecco, che si estende su una superficie di poco più di 45 kmq, ha un tasso di urbanizzazione pari al 17.76. Di qualche punto percentuale in più Valmadrera, con 12 kmq di estensione e un urbanizzato che sfiora il 20%. Sui 12,6 kmq di Casatenovo risuta urbanizzato il 24.7% mentre Oggiono ne ha quasi il 30%.

Si passa poi alla coda della classifica...salendo di quota.

Ci sono infatti i paesi della Valsassina e della Valvarrone.

Svetta Premana con solo l'1,9% di urbanizzato, poi Pagnona con il 2,26% e a seguire Crandola, Dorio, Morterone fino ad arrivare alla perla sul lago, Varenna, con il 3,52%.

 

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I medesimi dati consentono di fotografare anche non solo le aree antropizzate e in quale percentuale ma quelle che si sono cementificate negli anni.

Il periodo preso in considerazione da ISPRA va dal 2012 al 2019.

Il comune che ha consumato più ettari di suolo è stato Colico con 6. Tradotto in chilometri quadrati si sta parlando di meno di una unità su una superficie di 35. C'è poi Airuno che in sette anni ha consumato 2,76 ettari di agricolo rispetto ai suoi 428 ettari complessivi. Terzo posto per Casatenovo con 2,48. Subito dopo si colloca Calolzio con 2,5 ettari consumati. Lecco città nei sette anni considerati Valmadrera ha edificato un ettaro di agricolo mentre Lecco meno della metà di un ettaro.

Troviamo infine Merate, con i suoi 11 km di estensione, al nono posto e un consumo di poco più di un ettaro.

S. B.
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