Sirtori, Retesalute : assente il sindaco, la Giunta blocca l’aumento di capitale e invia tutti gli atti alla Procura della Repubblica

Il municipio di Sirtori
La vicenda di Retesalute periodicamente si arricchisce di elementi secondari ma illuminanti circa le vere volontà dei protagonisti. Sugli scudi ancora una volta Sirtori, un paesino del casatese che ha goduto inspiegabilmente di notevole potere in alcuni ambiti provinciali in particolare nella persona dell'ex sindaco e attuale vice Paolo Negri, noto alle cronache sin dai tempi della contrapposizione tra Merate e Lecco sulla questione dell'acqua pubblica.

Con delibera nr.48 del 14 luglio la Giunta comunale, presente l'assessore Valeria Elena Piazza e il vice sindaco, appunto, Paolo Negri ma assente, udite udite, il sindaco Davide Maggioni ha deciso di 1) autorizzare il primo cittadino a costituirsi in giudizio negli eventuali procedimenti che saranno (forse) attivati per ricostruire le vicende contabili dell'azienda pubblica; 2) formulare atto di indirizzo al Sindaco affinchè provveda a trasmettere alla procura della repubblica copia di tutte le relazioni degli esperti e copia della segnalazione alla Corte dei Conti inoltrata dal cdA di Retesalute; 3) dare disposizione alla direzione amministrativa del comune di non versare l'ultima quota dell'aumento di capitale sociale deliberato il 22 gennaio 2019. La presente delibera, la Giunta ha uno spiccato senso dell'umorismo, è stata assunta in modo unanime e in modo unanime resa immediatamente eseguibile.

In realtà questa delibera Sirtori l'aveva fatta circolare in tutti i comuni del circondario casatese con l'invito esplicito di approvarla in modo da dare una forte spallata all'azienda speciale sottraendo anche quelle poche risorse rivenienti dal versamento dell'ultima quota di capitale sociale.

Ma non risulta - almeno al momento - che altri comuni l'abbiano approvata. O quanto meno abbiano pubblicato l'eventuale delibera all'albo pretorio. Seguiremo.

Per inciso, ma la precisazione è superflua, Sirtori votò contro il piano di rilancio aziendale predisposto dal precedente CdA l'8 ottobre 2018.

Ecco il deliberato.

 

1.Di manifestare la volontà dell'Amministrazione di tutelare i propri diritti, in quanto soggetto leso delle condotte illecite in premessa sommariamente riferite, anche autorizzando il Sindaco alla formale costituzione in giudizio negli eventuali procedimenti giudiziari che saranno avviati per l'accertamento dei fatti e delle responsabilità, al fine di garantire il rispetto della legalità e la tutela degli aspetti anche patrimoniali dell'Ente;
2.
Di formulare atto di indirizzo al Sindaco affinché provveda a trasmettere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Lecco:
- copia delle relazioni allegate alla convocazione dell'Assemblea dei soci del 1 giugno 2020 a firma dell'Avvocato Francesco Ferrari e dei Dott. Giuseppe Munafò e Cesare D'Attilio;
- copia della Segnalazione fatta dal Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Speciale Retesalute alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti Sezione Controllo per la Lombardia;  copia della presente deliberazione;  ogni altro documento che si ritenga utile e pertinente;
3.Di formulare atto di indirizzo al Responsabile del Servizio Amministrativo - Economico affinché, fino a nuova indicazione dell'Amministrazione, non provveda al versamento dell'ultima quota dell'aumento di capitale deliberata con atto del Consiglio Comunale n. 4 del 22 gennaio 2019;
4.Di dare mandato al Sindaco di verificare la possibilità che le azioni di cui ai precedenti punti 2 e 3 possano essere compiute in modo congiunto o coordinato con gli altri Comuni soci che si ritengano ugualmente lesi;
5.
Di disporre che copia della presente deliberazione sia trasmessa all'Azienda Speciale Retesalute, ai capigruppo consigliari, al Revisore del Conto, al Segretario Comunale ed al Responsabile del Servizio Amministrativo - Economico.
6.
Di dichiarare, con successiva deliberazione resa in forma palese e con voto unanime, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.lgs. n. 267/2000.
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