Accadeva 40 anni fa/1: a Cremella si regala la mela, il G.S. Cassago festeggia il ricco '79, rapina in gioielleria e 5 arresti

La mela non è solo il simbolo di Merate. L'8 dicembre - di quarantuno fa - anche Cremella lancia, o rispolvera, una festa che in qualche modo onora il proprio nome dato che l'etimologia afferma che Cremella vuol dire "mele bruciate". E poi c'è chi racconta che anche in paese era usanza regalare mele e che si teneva persino un mercato i primi di dicembre dopo il raccolto. Sia come sia l'A.L.S. Cremella organizza proprio per l'8 dicembre la "Magnus cursus pomi" gara podistica non competitiva a percorso variabile in base alla resistenza dell'atleta. Costo dell'iscrizione 500 lire, venticinque centesimi di oggi.
Il G.S. Cassago festeggia un anno, il 1979, particolarmente ricco di soddisfazione con una cena conviviale al Tetto Brianzolo. Tra i risultati principali il cicloraduno di maggio con oltre mille presenze, la gara esordienti di giugno, sempre per cicloamatori, con 300 partecipanti, l'ottimo risultato di Angelo Panzeri alla gara sociale con una media di oltre 38 chilometro l'ora e tante altre manifestazioni. Sempre col sostegno dei cassaghesi e in particolari delle attività commerciali e produttive del paese.

Luigi Donghi, Carlo Formenti e Luigi Panzeri del GS Cassago

La Vismara Spa torna in prima pagina. Al Consiglio comunale ha avanzato una richiesta di ristrutturazione parziale degli edifici in cui opera quello che viene definito il più grande salumificio d'Italia. Francesco Vismara, amministratore delegato della società crede ancora nel trasferimento dal centro alla periferia dove il piano regolatore individua un'area industriale ma avverte che l'operazione è costosissima e mancano le risorse per finanziarla. Così in Consiglio comunale il dibattito si accende. La Dc con il sindaco Fausto Casati è per il mantenimento dell'azienda in centro paese; il Pci con Andrea Pirovano ritiene questa scelta in palese contraddizione col piano regolatore che prevede in quell'area attrezzature pubbliche; il Psi con Giovanni Cogliati fa autocritica rispetto alla posizione sostenuta tre anni prima di mantenere l'azienda in centro e ora il partito socialista pensa che la Vismara debba lasciare la posizione centrale e trasferirsi ai margini di Casatenovo per consentire il recupero edilizio e la trasformazione degli immobili industriali in edilizia popolare.

Un'immagine del salumificio Vismara. Sotto da sinistra il sindaco Fausto Casati e i consiglieri Giovanni Cogliati e Andrea Pirovano

Banditi in azione in una gioielleria di Casatenovo: poco prima della chiusura due uomini sono entrati fingendosi clienti poi, rimasti soli col titolare hanno estratto le armi e razziato quanto era a portata di mano. Si parla di un bottino ingente, forse 100 milioni di lire.
Col primo febbraio il prezzo del pane passa da 850 a 960 lire il chilogrammo. Diciamo circa 50 centesimi di oggi. Giusto per dare l'idea della rivalutazione dei costi per le famiglie. In dieci anni, dal 1969 il prezzo al kg del pane è quadruplicato, da 240 a 960 lire.

Una famiglia vietnamita composta da padre, madre e tre figlioletti trova ospitalità in una casa messa a disposizione dal Comune. La famiglia di profughi era stata salvata in mare da una nave della Marina italiana mentre il barcone su cui si erano imbarcati con tanti altri vietnamiti andava alla deriva. Con l'aiuto della Caritas numerosi profughi sono stati accolti nei diversi paesi del comasco. Al capofamiglia l'azienda Sacchi ha subito offerto un lavoro mentre i volontari si alternano per l'insegnamento della lingua italiana.
Danni per oltre 150 milioni di lire a causa di un incendio alla tessitura di Bevera. Le fiamme si sono levate alte, all'improvviso, nel pomeriggio del 22 febbraio mentre le maestranze erano al lavoro. In pochi minuti sono andati distrutti i tessuti stoccati nel magazzino. Poi le fiamme hanno intaccato anche gli impianti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di diversi distaccamenti che hanno impiegato ore a spegnere i tanti focolai.

Il rogo divampato a Bevera

Cinque giovani residenti nell'area del casatese e oggionese finiscono in manette con le accuse di furto, rapina, aggressione a mano armata, intimidazioni e porto abusivo d'arma. La banda si era resa responsabile nei mesi precedenti di una lunga serie di reati ai danni di aziende, negozi e coppiette appartate. I cinque sono stati tratti in arresto dai carabinieri dopo lunghe indagini e appostamenti. Risiedono a Barzago, Cassago, Rogeno, Besana, Castello.
Sembrava imprendibile, appiccava piccoli incendi vicino alle case, soprattutto a Barzanò e spariva prima che le fiamme richiamassero l'attenzione di qualcuno. Era stato ribattezzato il piromane di Barzanò. Soltanto nell'ultimo mese sono stati una ventina gli incendi segnalati la maggior parte dei quali in località Poggioverde. A metà marzo, però, dopo un incubo durato tutto l'inverno, il piromane viene identificato. E' un uomo che, si dice, soffre di disturbi mentali.

La formazione della Casatese

Dopo due sconfitte impreviste la Casatese che milita in serie D, vince in trasferta contro il Valdagno. L'undici di Barzaghi con questa vittoria riprende a sperare nella promozione in C/2.

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