''Retesalute'': I soci riconfermano la fiducia e approvano il Triennale. Assenti i sindaci di Calco e Osnago. Contrari Airuno e Cassago

I sindaci hanno confermato la fiducia a Retesalute nell'attesa Assemblea dei soci che si è svolta nella serata di ieri, 29 luglio. Nella fondamentale tappa dell'approvazione del bilancio triennale 2020-2022 - primo atto programmatorio dopo lo scoperchiamento delle pesanti perdite degli anni precedenti - i Comuni sono rimasti compatti nel valorizzare l'azienda speciale, pur non ottenendo l'unanimità. Due voti contrari, per motivazioni differenti: Airuno e Cassago. Due astenuti: le new entry Oggiono e Ello (Nibionno era assente). Nonostante siano stati rappresentati da delegati, sono spiccate le assenze dei sindaci di Calco e Osnago e il totale mutismo del primo cittadino di Sirtori Davide Maggioni.

 

Il documento economico è stato rivisto fino al giorno prima dell'assise, per raccogliere le sollecitazioni degli amministratori locali, con dati aggiornati che sono stati forniti seduta stante. La scelta finale è stata di non incrementare la tariffa del servizio di educativa scolastica (che rimane bloccata per il triennio a 23 euro). Per garantire l'equilibrio dell'esercizio è stato aumentato invece il contributo di funzionamento, una quota determinata dal numero di abitanti dei Comuni e non dalla quantità di servizi attivati, rendendo concreto il principio di solidarietà tra Enti locali. Il contributo di funzionamento, prima fissato a 2 euro per abitante, ora è stato più che raddoppiato (4,30 euro per il 2020; 4,00 euro per il 2021; 4,60 euro per il 2022).

 

Altra novità di giornata è che la Provincia di Lecco, fuoriuscita da Retesalute nel 2018 con relativa liquidazione verso la Provincia stessa della quota di compartecipazione, si è resa disponibile a ripianare le passività dell'azienda speciale nella misura accertata che le spetta. "Si comunica la disponibilità a valutare la richiesta solo dopo aver ricevuto la certificazione della situazione debitoria dell'azienda, distinta per anni di gestione, da parte di una società di revisione" è riportato nel dispaccio della Provincia, arrivato a seguito dell'incontro avvenuto ieri stesso tra la presidente di Retesalute Alessandra Colombo, il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, il responsabile amministrativo della Provincia e il segretario comunale.


Il presidente del Cda avv. Alessandra Colombo

Nessuna spending review per il momento, che sarà presentata presumibilmente entro fine ottobre con il bilancio di previsione 2021-2023. Il conto economico previsionale 2020-2022 si limita a considerare delle macro-aree di orientamento e di azioni che potranno avere sviluppi nei piani futuri. "In quest'ottica viene proposto un budget 2020 e un piano triennale senza deficit, secondo le indicazioni contenute nel conto economico 2020-2022" ha relazionato la presidente del CdA Alessandra Colombo. Il 2020 finirà lievemente in positivo (6.782 euro). Un margine maggiore del risultato è previsto per il 2021 con + 112.927 euro e per il 2022 con +112.459 euro. "Le linee strategiche di sviluppo consentono a Retesalute di mantenere un ruolo di risposta nell'interesse dei Comuni soci ai bisogni sociali rivisti e ampliati alla luce della sempre crescente necessità della popolazione nel contesto di riferimento - ha proseguito Colombo - Penso alla fragilità delle famiglie e di come questa debba essere intercettata per evitare ricadute sui minori".

Su un piano generale uno degli obiettivi del CdA è di rivitalizzare il dialogo tra l'azienda speciale e gli Enti pubblici "conferendo ai Comuni soci i poteri di vigilanza e indirizzo per impedire che si ripropongano situazioni che si sono presentate" ha rimarcato la presidente del Consiglio di Amministrazione.

 

È stata poi confermata la necessità di aprire un conto corrente separato per l'Ambito, a cui va attribuita la funzione programmatoria. "Stiamo predisponendo un protocollo volto a identificare con chiarezza i flussi tra Ambito e Retesalute" ha dichiarato Alessandra Colombo.

 

Nella relazione della presidente si sono identificate dei possibili scenari di sviluppo del modello di welfare: "Retesalute dovrà assumere un ruolo di coordinamento dei servizi esistenti in termini di efficacia ed efficienza, con indicatori stabili e individuabili dalla comunità locale, dai cittadini e dagli amministratori. Dovrà avere un ruolo di gestione diretta prevedendo un incremento delle risorse sul personale, un ruolo di gestione integrata con altri soggetti del terzo settore, nell'ottica di un'azione condivisa sul territorio e compartecipata". Nel 2021 si vorrà mettere mano sulle due tematiche della tutela dei minori e degli interventi scolastici, per migliorare il servizio o ridurre i costi mantenendo la stessa qualità. "Bisogna valutare la possibilità di incrementare i servizi erogati direttamente, al fine di mantenere elevata nel tempo la qualità e la quantità del servizio offerto" ha asserito la presidente.

 

Altri punti sono la revisione dell'assistenza domiciliare, la valutazione di attivare dei presidi socio sanitari territoriali e che possano dialogare tra loro. "Al centro del nostro sguardo c'è la persona, perché disabili, minori, anziani, donne maltrattate abbiano una qualitativa e tempestiva risposta alle necessità attraverso una continua e proficua interlocuzione con i sindaci del territorio, con ATS, con le realtà sanitarie e sociali erogate dai soggetti diversi" ha dichiarato Colombo, che immagina anche dei tavoli di lavoro con il terzo settore.

Marco Pessina
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