Garbagnate: aumento delle tasse, per la maggioranza è coerente

Il sindaco Mauro Colombo
L'amministrazione comunale torna sull'aumento di tassazione, in particolare l'aumento dell'Imu per il settore industriale. Durante l'ultimo consiglio comunale a Garbagnate Monastero, si è assistito a un vivace dibattito tra maggioranza e opposizione (https://www.casateonline.it/articolo.php?idd=123168).
Dopo aver presentato la situazione del saldo di cassa, che nel corso degli ultimi anni è andato progressivamente diminuendo, l'amministrazione ha scelto di far scattare il balzello per i fabbricati del gruppo D, le ditte (da 8,40 per mille del 2019 dovranno pagare il 9,8 per mille) e le aree edificabili. Nessuna variazione, invece, per l'imposta rivolta alla cittadinanza. Una scelta che è stata fortemente osteggiata dalle due consigliere di minoranza, Elisabetta Rigamonti e Francesca Fornoni che hanno lamentato la mancanza di "una programmazione più occultata e parsimoniosa". La scelta di incrementare le tasse è stata giudicata "inopportuna". Da qui, il voto contrario alla delibera.
"L'amministrazione reggente si è trovata a fronteggiare una situazione di cassa creata dalle scelte non prudenti del gruppo Nuove Direzioni, rappresentato in consiglio dalla Rigamonti e ha dovuto effettuare una "manovra strutturale" al fine di sanare la situazione" hanno precisato dal comune. "Certo a prima vista la soluzione presa può risultare impopolare perché nessuna amministrazione vorrebbe risanare la cassa ricorrendo all'aumento delle tasse: purtroppo però non c'erano alternative e dalla minoranza, la cui capogruppo è stata coinvolta nell'analisi della situazione fin dall'inizio di giugno (subito dopo la seduta di consiglio comunale 30 maggio 2020), non c'è stata alcuna proposta costruttiva se non un grossolano tentativo di suggerire il recupero di 5.000 euro risparmiati nella gestione attività della biblioteca, causa pandemia; sicuramente un'ottima soluzione togliere fondi alla cultura soprattutto se la proposta arriva da un'insegnante".
Gli amministrazione hanno confermato che le altre categorie catastali continueranno a mantenere le vecchie aliquote. "Durante la seduta di consiglio la Rigamonti ha additato la nostra scelta rimproverandoci di non aiutare le imprese e di dare loro il colpo di grazia con la nostra scelta. Vorremmo sollecitare la consigliera Rigamonti a documentarsi meglio prima di arrivare alla lettura di dichiarazioni infondate, in quanto si ricorda alla stessa che, secondo quanto previsto dalla Legge Bilancio 2020, è possibile una deducibilità pari al 50% per il 2019 dell'IMU relativa agli immobili strumentali (ai sensi dell'art.43, comma 2, del TUIR "gli immobili utilizzati dal possessore esclusivamente nell'esercizio dell'arte, professione o impresa commerciale") che passerà poi al 60% negli anni 2020 -2021 fino ad arrivare al 100% a partire dal 2022" hanno proseguito dal gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Mauro Colombo. "Ricordiamo inoltre che per l'anno 2020 a causa dell'emergenza Covid-19, le aziende vengono agevolate con la TARI avendo una riduzione del 25% della quota variabile. A conclusione di quanto detto sopra ci sentiamo di affermare che il nostro operato continua ad essere coerente con gli obbiettivi illustrati durante la campagna elettorale".
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