Oggionese: i sindaci chiedono attenzione sul fenomeno dello spaccio

Il presidente della conferenza sindaci
Giuseppe Chiarella (Molteno)
Un tavolo tecnico di confronto per la risoluzione della questione droga. È di ieri la mossa comune degli amministratori dell'oggionese che, attraverso la conferenza dei sindaci, hanno indirizzato una missiva al prefetto Michele Formiglio per provare a contrastare un fenomeno le cui dimensioni iniziano a preoccupare.
Hanno fatto fronte comune, per chiedere l'instaurazione di un tavolo tecnico, i primi cittadini di Annone Brianza, Bosisio Parini, Castello Brianza, Cesana Brianza, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago, Ello, Garbagnate Monastero, Molteno, Nibionno, Oggiono, Rogeno, Sirone, Suello.
Un fenomeno che, come noto da chi vive quotidianamente il territorio, non si è arrestato, nemmeno in piena pandemia. Un fenomeno che, purtroppo, è proseguito anche durante i mesi di chiusura, in barba alle restrizioni che imponevano di restare confinati presso le proprie abitazioni per limitare al massimo il contagio di Coronavirus.
Se è vero che negli scorsi mesi, le attenzioni delle istituzioni, a tutti i livelli, si sono concentrate sull'emergenza sanitaria, ora con la ripresa, si torna a parlarne, su tavolo istituzionali. Sono queste le intenzioni e l'interesse espresso dai sindaci.
Dopo il ringraziamento al prefetto per il lavoro svolto negli scorsi mesi, "in cui ha guidato e condotto la Sua azione con chiarezza e con altrettanta disponibilità", il presidente della conferenza Giuseppe Chiarella, ha proseguito: "Nei mesi trascorsi la nostra attenzione è stata rivolta alla grave epidemia, alla tutela del nostro territorio e all'adozione dei più opportuni provvedimenti per scongiurare l'aggravarsi di un fenomeno ancora oggi non del tutto conosciuto. Se dunque da un lato tutte le nostre forze erano rivolte a contrastare l'epidemia in corso, non abbiamo potuto non assistere all'incremento del fenomeno per cui oggi richiediamo nuovamente l'instaurazione del tavolo tecnico".
Il fenomeno, lo dicevamo in apertura, è quello dello spaccio di sostanze stupefacenti che viene definito "annoso, grave, invasivo ed incontrollato". "Il Covid-19 ha avuto un effetto anche su tale problema implementando la diffusione delle droghe".
La diffusione dello spaccio è capillare in tutti i comuni ma un ruolo preponderante lo svolge senz'altro la superstrada 36 dove, complici le vie di fuga veloci e il territorio in prevalenza boschivo o di carattere industriale, si assiste a un continuo andirivieni. "Non solo durante le ore serali, bensì in orari mattutini e pomeridiani, le ciclabili e i boschi che corrono parallelamente alla SS 36 nei territori di Nibionno, Costa Masnaga, Molteno e Bosisio, sono invase da spacciatori che escono improvvisamente dalla vegetazione consegnando all'acquirente la sostanza stupefacente. Nei boschi vengono accesi fuochi, si trovano bivacchi, e alcune zone dei nostri paesi sono diventate oramai inaccessibili, terre di esclusiva competenza di spacciatori".
Una presenza che è giudicata non solo scomoda, ma anche rischiosa. "Siamo oramai giunti al punto in cui è diventato pericoloso e insicuro percorrere tali vie. Le segnalazioni che ci giungono dai nostri cittadini (se ve ne fosse bisogno perché noi stessi abbiamo potuto vedere come si svolge il traffico delittuoso) sono oramai diventate innumerevoli e non vorremmo che diventino "consuetudine" o "parte del nostro territorio". Ma stessi problemi sono stati riscontrati a Oggiono (zona stazione), Rogeno (zona stazione), Dolzago (parco alpini e zona Cavonio), Garbagnate Monastero (zona Molera al confine con Molteno e zona parcheggio complesso S. Martino), Castello Brianza (zona boschi di Via Valmara)" ha specificato Chiarella.
Confermata la fiducia nell'istituzione da parte dei sindaci - "così come ribadiamo la fiducia nelle Forze dell'Ordine con cui intratteniamo rapporti improntati alla massima collaborazione" - i sindaci hanno quindi chiesto la necessità di "imprimere un cambio di rotta nelle azioni di contrasto a tale fenomeno, riaprendo il tavolo tecnico".
M.Mau.
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