Nel 'Parco Valle Lambro' attivati i tirocini per gli studenti dell'Università di Venezia
Un accordo con la prestigiosa Università Ca' Foscari di Venezia per l'attivazione di stage o tirocini extracurriculari all'interno del territorio del Parco Valle Lambro.
Una possibilità che il Parco - nella persona del commissario Carovigno - ha deciso di cogliere al volo, considerando la finalità sociale, educativa e didattica dei progetti formativi da attivarsi all'interno del proprio territorio.
A questo punto spetterà agli Uffici del Parco la predisposizione degli atti propedeutici all'attivazione di stage/tirocini per gli studenti interessati.
A stabilirlo negli scorsi giorni mediante un'apposita deliberazione, è stato il commissario dr.Roberto Carovigno, nominato da Regione Lombardia a seguito delle dimissioni presentate dall'intero consiglio di gestione dell'ente, presieduto sino a maggio dall'avv.Eleonora Frigerio.
L'ateneo veneziano
L'ateneo veneziano ha infatti chiesto la possibilità di definire una convenzione con il Parco - di cui fanno parte anche i comuni di Bosisio, Casatenovo, Cassago, Costa Masnaga, Nibionno e Rogeno - per l'attivazione di specifici percorsi formativi a favore dei propri neolaureati, neodiplomati master, o neodottori di ricerca, da avviare entro dodici mesi dal conseguimento del titolo di studio e finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l'occupabilità nella fase di transizione dallo studio al lavoro mediante una formazione in ambiente produttivo e una conoscenza diretta del mondo del lavoro.
Veduta sul lago di Pusiano, da Bosisio, area inserita nel Parco
In particolare si tratta degli studenti frequentanti il Master Universitario di primo livello in ''amministrazione e gestione della fauna selvatica'', ideato per creare tecnici capaci di coniugare competenze in campo biologico e in campo giuridico, senza trascurare gli aspetti etici, economici e socio-culturali. Si tratta di una figura attualmente assente nell'ambito delle professionalità scientifiche e tecniche fornite dai tradizionali corsi universitari e dai master attualmente esistenti, ma è assolutamente necessaria in relazione all'amministrazione del patrimonio faunistico e più in generale dell’habitat.Una possibilità che il Parco - nella persona del commissario Carovigno - ha deciso di cogliere al volo, considerando la finalità sociale, educativa e didattica dei progetti formativi da attivarsi all'interno del proprio territorio.
A questo punto spetterà agli Uffici del Parco la predisposizione degli atti propedeutici all'attivazione di stage/tirocini per gli studenti interessati.
G.C.