Barzago, un lettore: episodi di spaccio nel Parco della Valletta. Ceroli, ''problema già noto''

Buonasera,
vorrei pubblicare la seguente nota con l'auspicio che possa giungere alle competenti autorità (in parte già contattate) per un solerte intervento.
Qualche giorno fa mi sono recato a fare una camminata tra i sentieri dei boschi tra Garbagnate Monastero, Barzago e Bulciago. Con molto rammarico mi sono trovato più volte di fronte a sospetti individui che stazionavano all'interno del bosco in attesa di ricevere una telefonata. Appena risposto si muovevano rapidi per raggiungere il bordo della strada dove erano attesi da auto accostate. Breve scambio, via l'auto e di nuovo nel bosco ad attendere un’altra chiamata. Così per decine di volte. Ora io non sono un esperto ma credo ci siano pochi dubbi sul genere di attività svolta, attività che si protrae da molto tempo.
Possibile che le autorità, le forze dell'ordine o chi altro competente non possa intervenire? Cosa si aspetta, che siano i cittadini ad andare tutti i giorni in gruppo a farsi un giro in zona per dissuadere l'attività?
Davvero resto senza parole di fronte a tale assenza.
Cordiali saluti.

L.S.
Dopo la segnalazione di un lettore sul perpetrarsi delle condizioni di degrado nei boschi al confine tra i comuni di Bulciago, Barzago e Garbagnate Monastero - dove si registrano da tempo episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, di giorno come di notte - il sindaco barzaghese Mirko Ceroli ha voluto chiarire meglio la particolare situazione creatasi in quel territorio, in parte inserito nel Parco agricolo della Valletta.

Il sindaco Mirko Ceroli

Il primo cittadino ha innanzitutto ringraziato il lettore per aver sollevato la problematica - purtroppo tristemente nota - e ha confermato che lui stesso è stato più volte testimone di fenomeni di spaccio in quella zona di Plis.
I carabinieri delle stazioni di Costa Masnaga e Cremella, competenti per territorio, sono già stati più volte informati del problema e conoscono bene le dinamiche che si consumano tra spacciatori e acquirenti in quel tratto, soprattutto dopo che è tornato ad intensificarsi a seguito della fine del periodo di lockdown. Secondo Ceroli le forze dell'ordine hanno approfondito a più riprese la questione spaccio, effettuando diversi sopralluoghi sul posto, tanto che in più occasioni sono riuscite a individuare ed arrestare alcuni dei soggetti responsabili di questi reati.

L'ingresso nel bosco dove si registrano episodi di spaccio di droga

''Comprendo bene la preoccupazione del cittadino che ha scritto la lettera e posso rispondere in maniera positiva dando notizia di un primo passo che le tre amministrazioni comunali coinvolte hanno fatto per riappropriarsi del proprio territorio dalla criminalità. Proprio pochi giorni fa è stata abbattuta e praticamente rasa al suolo una grossa siepe che si trovava lungo la carreggiata della strada che collega Garbagnate a Barzago, poco dopo l'ex Villa Ciardi. Un muro di vegetazione nel quale gli spacciatori avevano ricavato delle nicchie dentro cui nascondersi o fuggire nel parco retrostante. Questa siepe era infatti diventata una sorte di punto di riferimento per questi soggetti, oltre che ad essere appunto un ottimo nascondiglio, esposto direttamente sulla strada che permetteva di rendere gli scambi rapidi e gli autori meno rintracciabili e individuabili. Su mia proposta, trasmessa al sindaco di Garbagnate, Mauro Colombo e al sindaco di Bulciago, Luca Cattaneo, abbiamo quindi deciso di sollecitare i proprietari della siepe affinché procedessero con la potatura e lo scorso sabato è stata finalmente abbattuta quasi al suolo. Penso che sia un primo segnale positivo di vicinanza alla popolazione: vogliamo come amministrazioni far capire ai nostri cittadini che le autorità sono presenti sul territorio, comprendono e conoscono il problema e stanno mettendo in atto tutti i mezzi in proprio possesso per farvi fronte" ha spiegato il primo cittadino.

Ceroli ha aggiunto inoltre che già a partire dalla prossima primavera, situazione Covid permettendo, è in programma un'altra azione simbolica di intervento dei tre comuni per fare una più approfondita manutenzione dei sentieri, accanto alla volontà di organizzare camminate e iniziative ambientali per riappropriarsi completamente dei boschi e dei sentieri. In tutto ciò saranno coinvolti i volontari della Protezione Civile, altre associazioni che si renderanno disponibili e il Gruppo di Cacciatori della zona, sempre coordinandosi con i carabinieri.
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