Suello, Covid: il malato è sotto i 30 anni. Il sindaco: 'non è ancora tutto alle spalle'

Non cela una sincera preoccupazione il sindaco di Suello, Giacomo Valsecchi, quando lo sentiamo al telefono. Nella mattinata odierna ha diffuso una nota destinata alla popolazione, annunciando la presenza di un nuovo caso di Coronavirus in paese. Erano due mesi che il comune non riceveva comunicazioni dalla Prefettura di Lecco in relazione ai contagi da Sars-CoV2.
Suello è uno dei comuni del circondario oggionese che ha registrato un numero elevato di casi in rapporto al numero di abitanti: 38 casi di positività e nove decessi, senza contare quasi il 23% di cittadini risultati positivi ai test sierologici che indicano se una persona ha contratto il Covid-19 ed è ancora positivo, o se lo ha avuto e ora è negativo o, ancora, se non ha mai contratto il virus.
Ora, a generare il timore è anche la giovane età dell'ammalato, che è sotto i 30 anni e si trova attualmente ricoverato in una
Giacomo Valsecchi
struttura ospedaliera
. Proprio l'abbassamento dell'età è uno dei dati più significativi emersi dal recente monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute: nella relazione si evidenzia come, in una settimana, l'età media dei nuovi positivi al Coronavirus sia passata dai 35 anni ai 30 anni. È mutata, secondo gli esperti, anche la modalità di trasmissione, legata a focolai associati ad attività ricreative, anche se, occorre dirlo, i casi sono di minor gravità dal punto di vista clinico. Al momento non è chiaro se, per il cittadino di Suello, si tratti di un cosiddetto "caso di importazione" derivante dal rientro da un luogo di vacanze o se il contagio sia avvenuto sul territorio. É però certo che la rete familiare è stata messa in quarantena: "Ho preso contatti con ATS (agenzia di tutela della salute, ndr) e mi hanno confermato che i parenti (non tutti residenti in paese, ndr) sono stati messi in isolamento. Più che altro, al momento non mi è noto il tracciamento dei contatti tra i ragazzi" ha confermato Valsecchi.
Quanto alla comunicazione di questa mattina, il primo cittadino ha precisato: "É un segnale che ci dice come non sia ancora tutto alle spalle, ma speriamo che resti un caso isolato. Ho invitato a seguire con attenzione i protocolli che ci vengono suggeriti perché non dobbiamo vanificare tutti gli sforzi fatti fino a oggi. Non vorrei che con la riapertura delle scuole e degli oratori, si torni indietro".
La preoccupazione da parte del sindaco Valsecchi, questa volta, è rivolta ai più giovani e alla ripresa del nuovo anno scolastico. "Abbiamo organizzato le scuole - ha precisato - per ripartire in sicurezza con la stessa qualità di offerta dell'anno scorso. Speriamo di non vanificare tutto con comportamenti non corretti".
Al momento, infatti, l'unico a dover scontare un minore numero di iscritti è il punto giochi che, per la grandezza della struttura, accoglierà solo una decina di bambini.
Alla scuola primaria Oscar Romero, invece, è previsto un cambiamento piuttosto importante. La classe quinta, la più numerosa dell'istituto con 24 alunni, non potrà più fare lezione in aula, troppo piccola per garantire il distanziamento richiesto di un metro delle rime buccali. Gli studenti si trasferiranno quindi nel refettorio che, a sua volta, verrà collocato nella nuova palestra, recentemente conclusa e non ancora utilizzata dai bambini. "Faremo a meno della palestra ancora un po' di tempo, ma continuerà a essere garantita l'attività motoria nel piccolo atrio, dove si svolgeva prima che venisse realizzato il nuovo impianto. Come da indicazioni, verranno usati, per quanto possibile, tutti gli spazi esterni" ha aggiunto Valsecchi. "Abbiamo ordinato i tappeti per non rovinare il pavimento della palestra: ci serviranno anche per future manifestazioni. Era una spesa che già avremmo dovuto affrontare e abbiamo anticipato per permettere di creare la classe". I nuovi tappeti costano al comune quasi 4.000 euro.
Per il centinaio di studenti che il 14 settembre si presenterà al primo suono della campanella in via Turati, non ci saranno cambiamenti sul quadro orario. "Abbiamo predisposto tre ingressi separati: una classe entrerà dal lato principale, due dagli accessi dove abbiamo fatto i test sierologici e altre due dal cancello che si affaccia sua via Casati. In questo modo andiamo a differenziare i punti senza creare ingorghi".
M.Mau.
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