Casatenovo: scuolabus pagato al 70% nel lockdown, ma in cambio servizi aggiuntivi
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Nell'ambito dell'emergenza Covid infatti, a partire dal 24 febbraio scorso, sono stati sospesi i servizi educativi e le attività didattiche, al fine di limitare la mobilità e soprattutto il contagio. Con la chiusura degli istituti scolastici dunque, anche il trasporto ha subito una brusca interruzione, con la conseguente sospensione dei pagamenti delle relative fatture all'impresa Scambus per il periodo compreso tra marzo e giugno 2020.
Nei giorni scorsi tuttavia, il Comune di Casatenovo ha incontrato i referenti della società per definire una mediazione rispetto al servizio non reso e a quello previsto con la ripresa delle lezioni, a partire da settembre.
Facendo proprie anche le considerazioni espresse da Anci Lombardia, visto che l'emergenza sanitaria e la chiusura anticipata delle scuole hanno costituito un evento imprevedibile che deve essere gestito nell'interesse dell'utenza e del pronto riavvio del servizio di trasporto, nel rispetto dei principi che regolano l'esecuzione dei contratti, si è ritenuto corretto che una serie di costi, non previsti in fase di gara, non dovessero essere sostenuti esclusivamente dal concessionario, nell'esclusivo interesse del buon andamento e riavvio di un servizio pubblico essenziale quale è il trasporto scolastico.
A questo proposito il Comune di Casatenovo e la società Scambus hanno raggiunto un accordo che prevede l'applicazione di uno sconto del 30% da parte della ditta sulle fatture dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 sino al 18 compreso - in coerenza con le disposizioni governative - e la loro conseguente liquidazione al 70%.
Previsto altresì un analogo aumento del 30% di servizi giornalieri in più per l'anno scolastico 2020/2021 da parte della ditta a parità di risorse umane e tecniche senza alcun aumento del corrispettivo da parte dl Comune.
