Casatenovo: il maresciallo Giordano al comando del nucleo cinofili dei carabinieri

Il maresciallo maggiore Andrea Giordano
Ha assunto il comando del nucleo cinofili di Casatenovo da qualche settimana il maresciallo maggiore Andrea Giordano.
Classe 1971 e originario di Monterotondo, in provincia di Roma, l'esponente dell'Arma vanta un curriculum di tutto rispetto che l'ha portato nel corso degli anni, a rivestire incarichi di prestigio, su e giù per lo stivale.
Arruolatosi nel 1991, dopo un primo periodo trascorso in Sardegna - dove alle esperienze al battaglione mobile, alla territoriale di Cagliari e alla stazione di Desulo, ha affiancato quella di comandante del nucleo cinofili con sede a Nuoro - il maresciallo Giordano si è spostato in Toscana, operando per tre anni presso la Squadra Cinoagonistica, reparto inserito nell'organico del Centro carabinieri cinofili di Firenze.
Una parentesi che il neo comandante casatese ricorda con molto orgoglio, avendo avuto la possibilità di confrontarsi con altre forze di polizia, approfondendo altresì la conoscenza dei cani al servizio dell'Arma, e imparando a valorizzare non soltanto le loro doti fisiche, ma anche caratteriali. La Squadra Cinoagonistica costituisce infatti la più qualificata espressione del servizio cinofilo della Benemerita, sia sul piano tecnico, sia addestrativo.
Per un lustro invece, è stato alla sezione corsi del medesimo centro cinofili, avendo la possibilità di concorrere alla formazione di diversi esponenti della polizia locale e delle forze armate straniere.
L'ultima significativa esperienza lo ha portato ad operare per dodici anni al reparto speciale di polizia militare presso la base dell'Aeronautica all'aeroporto di Milano Linate. Una lunga parentesi, costellata di soddisfazioni, che si è conclusa ufficialmente il 7 luglio con il trasferimento al nucleo cinofili di Casatenovo, comune nel quale peraltro risiede da una decina d'anni.
Decorato con la medaglia mauriziana alla carriera militare, nella stazione di Via Bixio il maresciallo Giordano ha raccolto l'eredità del predecessore, il luogotenente Giovanni Mundula, andato in pensione a fine anno, ma per circa trent'anni al vertice dei carabinieri cinofili di Casatenovo.
Un nucleo che oggi può contare sulla presenza di una dozzina di conduttori e di un infermiere per quadrupedi che collabora con il veterinario del comando interregionale carabinieri Pastengo, fungendo da riferimento non solo per il territorio di Lecco, ma anche delle forze dell'ordine delle province di Como, Varese, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi, quelle situate nella Lombardia occidentale. La restante parte della regione è invece a carico del secondo e ultimo nucleo, fondato nel 1998 a Orio al Serio, in provincia di Bergamo.
Oltre chiaramente ai carabinieri, i protagonisti nella stazione casatese sono i cani - pastori tedeschi per la maggior parte - collocati in un complesso affiancato da un'apposita area esterna dove hanno la possibilità di essere addestrati quotidianamente dai rispettivi conduttori, con i quali riescono a stabilire un rapporto quasi simbiotico.
Numerose le operazioni che vengono portate a termine brillantemente grazie anche all'intervento dei cani casatesi. A fine luglio ad esempio, l'intervento di Kato - un pastore tedesco in forza al nucleo - si è rivelato decisivo, avendo aiutato i militari a scovare a casa di un quarantenne fermato in provincia di Lodi, 163 grammi di marijuana e semi di oppio nel freezer di un'abitazione. A Cologno Monzese invece, grazie al fiuto di Harry, un 43enne con alle spalle diversi precedenti per droga e per reati contro la persona è stato arrestato. Addosso aveva sette grammi di cocaina (divisi in nove dosi), un bilancino e 400 euro in contanti. Infine i cani antidroga Ocsi e Ike a giugno hanno dato un contributo fondamentale per giungere all'arresto a Bonate di Sopra, provincia di Bergamo, di un marocchino 35enne, trovato in possesso di 870 grammi di cocaina e di una somma in contanti di circa 14.000 euro. Trovatosi i carabinieri alla porta, l'uomo ha provato subito a disfarsi dello stupefacente che aveva in casa gettandola nello scarico del water. Il rumore ha però permesso agli inquirenti di controllare immediatamente e trovare una dose confezionata di cocaina rimasta a galla nel sanitario.
I cani ospitati a Casatenovo non vengono impiegati soltanto in operazioni antidroga, ma anche in attività di ricerca persona e di soccorso, di ricerca armi ed esplosivi, di ordine pubblico e in tutti quei servizi di polizia giudiziaria e non, in cui la loro presenza venga ritenuta d'aiuto e che in alcuni casi si è rivelata addirittura determinante.
G. C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.