Casatenovo: in Aula per maltrattamento e abbandono di un cane. Il giudice li condanna

È stata una ''zuffa'' fra cani a portare all'attenzione del vicinato le condizioni in cui era costretto a vivere il cane di proprietà di A.R. e C.S., residenti a Casatenovo.
I due sono finiti a processo per maltrattamento e abbandono di animale, secondo gli articoli 544 ter e 727 comma 2 del codice penale.
Il sospetto era che il cane corso di proprietà degli imputati (difesi rispettivamente dagli avvocati Diego Soddu del foro di Milano e Francesca Dall'Osso di Lecco), fosse stato sottoposto dagli stessi ad un intervento di caudectomia (taglio della coda) e conchectomia (taglio delle orecchie) senza alcun apparente motivo.
In più l'animale versava in un visibile stato di malnutrizione e - come si è poi accertato - era costretto a vivere nella sporcizia, senza riparo, perennemente legato. Una sofferenza che alcuni cittadini casatesi non sono riusciti ad ignorare, chiedendo l'immediato intervento della Polizia Locale.
Stamani il giudice monocratico del tribunale lecchese, dr.Enrico Manzi, dopo aver acquisito gli atti e dichiarato conclusa l'istruttoria, ha dichiarato entrambi gli imputati colpevoli per il solo reato di abbandono: A.R., classe 1989 -che ha scelto di avvalersi del rito abbreviato- ha ottenuto uno sconto di tre mesi rispetto alla coimputata (di tredici anni più grande), condannata a nove mesi di reclusione.
F.F.
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