Nibionno: la palestrina della Munari in uso solo alle scuole. Riapre il centro a Tabiago

L'assessore Laura Puttini
Il nuovo anno, per le scuole e lo sport, è pronto a prendere il via. E quest'anno a Nibionno ripartiranno separati. Niente più promiscuità: le due palestre presenti in paese saranno destinate a utilizzi distinti.
La palestrina della scuola primaria Bruno Munari, infatti, verrà data in uso esclusivo alla scuola, mentre tutto lo sport si concentrerà sull'impianto di via Kennedy a Tabiago. Lo ha deciso l'amministrazione comunale, in accordo con la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Costa Masnaga, Chiara Giraudo, per dare maggiore sicurezza alle famiglie dei bambini che frequentano il primo grado di istruzione.
"Negli anni scorsi davamo alle associazioni la palestrina delle elementari - ha precisato l'assessore all'istruzione Laura Puttini - Già lo scorso anno, a causa dei lavori di efficientamento e ristrutturazione, l'edificio non è stato messo a disposizione dei gruppi sportivi. E così sarà anche per quest'anno. Lo abbiamo stabilito in accordo con la dirigenza per non rendere promiscuo l'utilizzo ed evitare così di rischiare, eventualmente, di togliere la palestra in uso ai bambini. Inoltre è un modo per dotare la scuola di spazi aggiuntivi in caso di necessità".
Se la palestrina chiuderà al pubblico, gli sportivi non resteranno a bocca asciutta. "Riapriremo, secondo le nome in materia sanitaria, l'impianto sportivo di Tabiago e qui daremo spazio a tutte le associazioni. Abbiamo un impianto grande e libero che può essere utilizzato da tutti. Il centro è dotato di uno spazio grande, ad esempio, per il calcio, la pallavolo e il basket e, al piano superiore, di una piccola palestra per corsi di limitata attività motoria, come ginnastica dolce, funzionale e terapeutica" ha proseguito la Puttini.
Come gli anni scorsi, le società si alterneranno nell'utilizzo degli spazi. "Riusciremo a soddisfare tutti e, allo stesso tempo, garantire ai ragazzi una maggiore sicurezza senza promiscuità" ha aggiunto l'assessore. "Abbiamo la possibilità di fare questa scelta perché abbiamo un altro impianto. I comuni che non hanno due strutture, invece, devono per forza far convivere la due cose".
M.Mau.
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