Valaperta: mattinata di emozioni in oratorio per la prima messa di don Marco Sala

Una comunità in festa e gioiosa quella che ha accolto presso il campo dell'oratorio di Valaperta il neo-sacerdote don Marco Sala, il quale questa mattina ha celebrato la sua prima messa in quella che è stata la parrocchia che lo ha cresciuto ed educato secondo i valori che ora sono i cardini della sua vita.

Don Marco Sala

Per l'occasione don Marco ha indossato la veste rossa che gli è stata donata ieri dalla comunità parrocchiale a seguito della sua ordinazione, avvenuta insieme ad altri 21 seminaristi in Duomo da parte di Mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano. Il neo sacerdote è quindi già stato calorosamente accolto dai propri cari in un momento di festa ma questa mattina l'emozione e l'aria di festeggiamenti è stata ancora più sentita perché tutta la comunità, insieme ad amici, conoscenti o semplicemente curiosi, si è riunita in gran numero per assistere alla prima funzione liturgica celebrata dal giovane.

La giornata è iniziata subito con la processione del corteo formato dai volontari e i sacerdoti che hanno accompagnato don Marco in questo importante giorno, partita alle ore 10.15 dalla chiesetta della Madonna della Neve e giunta verso le ore 11 presso la Parrocchia di San Carlo, dove il sacerdote è entrato ricevendo l'affetto e i saluti di chi ha voluto essergli vicino.

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Ad accoglierlo è stata anche la musica del Corpo Musicale Santa Cecilia di Triuggio che ha ravvivato l'atmosfera nel tempo che il neo-sacerdote si è recato all'interno della chiesa per cambiarsi di abito e indossare finalmente la veste rossa per l'evento speciale. Tutto è stato quindi preparato e il corteo ha potuto dirigersi presso il campo dell'oratorio di Valaperta, dove è stato allestito un palco addobbato e ricco di fiori da cui don Marco ha celebrato la Messa di fronte a un pubblico talmente numeroso da riempire quasi interamente il campo da calcio.

Il primo a prendere parola all'inizio della funzione è stato proprio il parroco di Casatenovo, don Antonio Bonacina, il quale si è sentito di parlare a nome di tutta la comunità nell'affermare che si è trattato di una vera gioia quella di poter condividere la freschezza di una vita, come quella di don Marco, donata in modo puro a Gesù. Uno spirito di festa grande quindi, come lo ha definito il parroco don Antonio, che in effetti si è diffuso tra tutti i fedeli riuniti e che si è trasformato in pura commozione e gioia nei momenti dell'omelia e della comunione.

Presente all'evento anche il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati, affiancato ad alcuni membri dell'amministrazione comunale, che sono stati avvicinati da don Marco al momento dello scambio di un segno di pace. Il momento dell'omelia è stato invece affidato a don Andrea Perego, carissimo amico del neo sacerdote e conoscitore in prima persona del significato e dell'impegno che si cela dietro un traguardo così importante.

Nell'immagine il sindaco Filippo Galbiati

"Oggi, caro don Marco, non diventi solo il pastore di queste pecore qui riunite, ma diventi il pastore di tutto l'ovile, di tutte quelle pecore che incontrerai sul tuo cammino e a cui potrai raccontare la Parola del Signore. Non credo possa esserci un ringraziamento più bello di questa eucarestia che celebriamo oggi per manifestare il nostro riconoscimento verso l'amore di Dio, per questo mi sento quasi in imbarazzo a fare questa predica in questo giorno speciale quando sono presenti persone più qualificate; per questo sono grato del dono che mi fai, fratello, grazie alla tua richiesta di presiedere l'omelia sono stato sollecitato a scegliere più convintamente il Signore. Il mio augurio è quello che tu possa sempre ricordarti di tutto il tuo cammino, senza dimenticarti i momenti in cui le tensioni interiori, le difficoltà e le prove hanno reso il tuo cammino ancora più intenso'' ha detto. ''Non permetterti mai di dimenticarti di questi anni di "deserto" e di evitare il faticoso lavoro della memoria che ti costringerà a scavare a fondo nel tuo cuore e a fare i conti con la tua storia e il tuo destino. Il Signore oggi è più evidente del solito, sarai tu don Marco a spezzare il pane ma sarà Cristo che entrerà nel nostro cuore per stare a tavola con noi, quindi da oggi lasci che Dio ti prenda a suo servizio, facendo di te un suo portavoce e un prolungamento della sua umanità. Ti voglio quindi regalare tre parole, con l'auspicio che ti possano sempre accompagnare: ardore, amore e semplicità per ricordati che è Dio che il centro di tutto e non puoi e non devi avere la pretesa di essere tu a risolvere, salvare e concludere. Apriti al tuo cammino senza indugio e ricordati sempre di quanto oggi il cuore qui ti ardeva forte" ha detto don Andrea in alcuni passaggi del suo intenso intervento.

Dopo aver dato per la prima volta la Comunione ai fedeli, sul piccolo palco don Marco ha ricevuto anche gli auguri e i saluti del consiglio pastorale e un dono proveniente da Roma da parte di Mons. Adriano Paccanelli, vicino alla comunità di Casatenovo. Infine, è stata la volta anche di don Marco per esprimersi personalmente prima della benedizione finale, rivolgendo innanzitutto i propri ringraziamenti a tutta la comunità per l'organizzazione dell'evento e per aver reso speciale ed unico questo giorno di festa.

Il parroco don Antonio Bonacina

"È risorto, vive e cammina con noi" così don Marco ha voluto iniziare il proprio cammino sacerdotale, invitando tutti i fedeli a riflettere sul messaggio chiave racchiuso dietro queste semplici parole, e senza il quale nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile.

Insieme ai genitori, alla famiglia, agli amici di ieri ed oggi, alla comunità tutta di Casatenovo e alla comunità del Seminario, il neo sacerdote ha voluto ringraziare di cuore anche la comunità pastorale di Varese, la parrocchia Maria Regina di Pioltello, il Carcere minorile Cesare Beccaria e la comunità pastorale San Fermo di Nerviano dove il vescovo lo ha destinato per l'inizio del suo percorso da sacerdote.

La messa si è quindi potuta concludere con un sonoro applauso di commozione del pubblico, che rispettando comunque le distanze e le dovute precauzioni si è raggruppato sotto l'altare per salutare don Marco e augurargli buona fortuna.

Contributo fotografico a cura del Gruppo AFCB
M.B.
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