Smart city a 360°: il sondaggio condotto dalla dolzaghese Jessica e dal suo team

"Affinché esistano città intelligenti, devono esserci cittadini altrettanto intelligenti". Così Jessica Bosisio, neo laureata magistrale in economia, 24 anni e originaria di Dolzago, spiega il proprio lavoro e progetto in atto in qualità di membro integrante del centro di ricerca del dipartimento di economia presso l'Università Bicocca di Milano.
La ragazza infatti, dopo essersi laureata lo scorso luglio è stata subito assunta dall'ateneo per affrontare, tra i tanti altri ambiti di ricerca, insieme al proprio team-work, anche quello delle cosiddette Smart City, sondando in particolare la conoscenza del cittadino medio sul tema. Le città intelligenti negli anni hanno assunto tanti significati e oggi si tende a ricondurle all'idea della città digitale basata sull'informazione e la comunicazione digitale e atta a ricevere ed elaborare efficientemente i dati. Viviamo, infatti, in un mondo in cui l'informazione è l'arma migliore in qualunque contesto e questo è stato dimostrato ad esempio dalle enormi difficoltà alle quali sono andate incontro sul mercato tante aziende a causa dell'asimmetria informativa e che le ha portate in molti casi ad affondare.

Jessica Bosisio

Partendo quindi dal presupposto che l'informazione è il punto di partenza per il mondo di domani, essa va poi sfruttata al meglio per creare città che sappiano fornire servizi efficienti ai cittadini e creare opportunità per il futuro che tendano sempre più, come fine ultimo, a migliorare il tenore di vita dei propri abitanti. Quindi, come ci ha spiegato bene Jessica, quando si parla di Smart City non si fa riferimento solo al tema della tecnologia e del "green" ma si parla anche e soprattutto di persone, che devono essere coinvolte nella fase di progettazione dei servizi, dei paesi e delle infrastrutture del domani.
"Per avere una comprensione migliore di quella che è l'opinione diffusa dei cittadini sul concetto di Smart City, io e il mio team di ricerca abbiamo pensato ad un questionario da somministrare ai cittadini italiani indipendentemente da età, sesso, livello di studio e occupazione" ha commentato la stessa Jessica. "Serve, infatti, una visione di medio-lungo termine in cui è essenziale testare l'opinione dei cittadini e costruire una visione a 360° di quelle che sono le macrocategorie che le persone costruiscono attorno a questi temi centrali e fornire loro una visione accurata di tutto ciò che comprende il concetto di città intelligente. Nella direzione dell'ascolto della cittadinanza si stanno muovendo tante città e una è proprio vicina a noi, la città di Lecco, che per essere ancora più vicino ai cittadini ha creato applicazioni per interagire con l'utente e offrire servizi sempre più sostenibili e "smart" nell'ottica di incentivare soprattutto il turismo. L'emergenza Coronavirus ha sottolineato poi la grande importanza della tecnologia nella vita di tutti e il legame tra Smart City e Covid si è visto ad esempio nella creazione dell'app Immuni, che ha come proprio fine quello del contenimento del virus e quindi di tutelare la sicurezza urbana. Ancora una volta questo ci dimostra quanto il concetto di città intelligente sia più ampio e complesso di quello che pensiamo, non si riferisce solo allo sviluppo sostenibile e all'hi-tech ma riguarda la sicurezza, la gestione urbana, il controllo e molto altro".
L'obiettivo del questionario elaborato da Jessica e dal suo team (clicca QUI per visualizzarlo) è quindi quello di coinvolgere la collettività per poter usarne i risultati in modo da migliorare o modificare alcuni progetti di Smart City già esistenti, tenendo sempre presente che il cuore di ogni idea deve essere quella di migliorare e condizioni di vita dei cittadini.
M.B.
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