''Cassago chiama Chernobyl'' spedisce due tir carichi di materiale sanitario in Ucraina

Due autotreni pieni di materiale sanitario sono partiti mercoledì 9 settembre da Olgiate Molgora, direzione Chernigov, nel nord dell'Ucraina. Non è la prima volta che l'associazione "Cassago chiama Chernobyl" si distingue per questo genere di azioni benefiche; anche lo scorso anno infatti era stato preparato un carico simile, destinato ancora una volta al Paese dell'est Europa.

I volontari dell'associazione alla partenza dei due tir verso l'Ucraina

Il presidente dell'associazione, Armando Crippa, si aspetta che arriveranno a destinazione entro lunedì 14 settembre. Al loro interno sono stati stipati 130 letti - manuali, idraulici ed elettrici - materassi in lattice, e altri materiali per il reparto di ortopedia e gastroenterologia dell'ospedale regionale di Chernigov.
"Stiamo portando avanti questo progetto da febbraio, poi è subentrato il lockdown, ma alla fine di agosto abbiamo ricevuto l'okay dal ministero dell'Ucraina per la spedizione", ha raccontato il presidente.

Armando Crippa ci ha parlato delle difficoltà che ha affrontato "Cassago chiama Chernobyl" a causa del periodo di quarantena- "Dopo ventisei anni di attività, quest'anno per la prima volta non siamo riusciti ad organizzare il periodo di accoglienza estiva".

Armando Crippa e Aleandro Bonanomi

Nonostante le famiglie italiane abbiano aspettato a braccia aperte bambini e ragazzi, per cause di forza maggiore il progetto si è dovuto sospendere, anche se il presidente e l'associazione si dicono speranzosi per l'accoglienza invernale, a cavallo delle vacanze natalizie: l'ultima parola spetterà al ministero. Anche se l'accoglienza fisica non ha potuto svolgersi, tante famiglie hanno fatto arrivare la loro solidarietà aderendo al progetto di adozione a distanza: "aiutano i bambini nella loro vita quotidiana e garantiscono loro l'accesso allo studio", ha spiegato Armando Crippa.

Ma non è tutto, infatti entro i primi di novembre partiranno due ambulanze destinate sempre al sistema ospedaliero ucraino: "una è già in nostro possesso, mentre la seconda verrà chiesta nei prossimi giorni all'ospedale di Merate", ha detto il presidente.
Negli ultimi sette-otto anni sono partite per l'Ucraina quindici ambulanze, che arriveranno al numero di diciassette dopo l'ultima spedizione pensata per novembre, arrivando quindi a una media di due ambulanze all'anno.

Armando Crippa ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno aiutato l'associazione "Cassago chiama Chernobyl" in questa operazione di ammodernamento dell'ospedale ucraino: Aleandro Bonanomi dell'azienda "Il Trasporto" de La Valletta (che ha messo a disposizione il magazzino di Olgiate Molgora per stipare il materiale raccolto e la logistica necessaria per il carico e la spedizione), Giacomo Molteni - ex direttore amministrativo del Mandic - Gianfranco Ravasio, Pierluigi Mauri, Gentile Santo Riva, Agostino Santambrogio, il direttivo e tutti i volontari che sostengono l'associazione.

Martina Bissolo
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