Molteno: il comitato pendolari Lecco-Como alza la voce. ''Subito i treni sulla linea''

Ripristinare i treni sulla linea Como-Lecco. E farlo nell'immediatezza. I pendolari, lavoratori e studenti, non possono accettare un servizio pubblico che, in aggiunta alla scarsità di corse - con vuoti d'orario piuttosto ampi -, ora tolga alcune corse, sostituendole con bus che permettono il collegamento con altre stazioni.

"Chiediamo una cosa sola alla Regione: riprenda le redini del servizio ferroviario e ripristini i treni sulla Como-Lecco subito": è il messaggio lanciato da Giovanni Galimberti, referente del comitato pendolari Lecco-Como che, nella serata di venerdì 11 settembre, presso l'oratorio di Molteno, insieme al collega Marco Lamon, ha incontrato pendolari, politici e amministratori per informare l'opinione pubblica sulle carenze che riguardano questa linea.
Il comitato, nato nel 2008, si è subito impegnato in una campagna di raccolta firme per chiedere una modifica agli orari di alcuni treni, ha coinvolto amministrazioni locali e associazioni e ha interloquito con Rfi e Trenord. Fra 2012 e 2014, ha ottenuto l'inserimento di nuove corse ed è stato audito in Regione Lombardia. Dopo un incontro pubblico del 2014, era stata fatta una proposta di delibera alle amministrazioni per rilanciare la linea ferroviaria: un testo che aveva ottenuto l'approvazione, oltre che delle due provincie, di tutti i comuni attraversati dalla linea.

"In quegli anni abbiamo fatto un lavoro di controllo dell'utenza e tenuto alta l'attenzione soprattuto quando la linea ha subito un rallentamento a seguito di binari ammalorati a Cantù. Abbiamo poi ottenuto, in Regione Lombardia, la creazione del tavolo tecnico per la Como-Lecco che, nel 2018, con il cambio dell'amministrazione regionale, è sparito e ora sembra essere dimenticato" ha riferito Galimberti. Una tra le proposte sul tavolo riguardava anche il collegamento Italia-Svizzera, in modo da valutare il prolungamento del servizio Tilo (treni elettrici) dalla Svizzera a Cantù e favorire altresì l'alleggerimento della presenza di auto sulle strade. Non solo elettrificazione, ma anche un servizio veloce tra Como ed Erba è stato lanciato dai pendolari, in quanto la Como-Lecco incrocia nella stazione di Merone la linea Asso-Erba-Milano Cadorna. Lo scopo è duplice: "Il prolungamento di queste linee tocca i comuni più importanti della Provincia di Como (Cantù, Erba, Merone ecc.) e permette di connettere i due rami del lago di Como in maniera veloce e sostenibile, attraversando l'alta Brianza, una zona densamente popolata e anche ricca di attrazioni turistiche".

Un passaggio sul tavolo istituzionale c'è stato: "Nel mese di luglio 2018 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato un OdG all'assestamento di bilancio che impegna il Presidente e la Giunta ad attivarsi per migliorare e potenziare il servizio e a richiedere ad RFI la progettazione e programmazione dell'elettrificazione".
Tuttavia, i pendolari, nella realtà, si trovano a confrontarsi con i problemi di sempre. Problemi che sono andati peggiorando con l'avvento della pandemia. Prima del Covid, il servizio aveva 23 corse corse al giorno (una delle quali garantita tramite bus), aveva un "buco orario" tra le 8.30 e le 12.30, non c'erano servizi nei giorni festivi e nei periodi vacanzieri, in 16 corse su 23 c'è sempre il cambio a Molteno, le coincidenze a Merone e Molteno non sono garantite e le linee suburbane provenienti dalla Svizzera sono a Como San Giovanni. "C'è scarsa affidabilità del servizio con continue soppressioni, nessuna garanzia di coincidenza e il materiale rotabile è ancora vecchio nonostante le promesse - ha incalzato Galimberti - Tutto questo su una linea che tocca 13 comuni e con un'utenza potenziale di oltre 250.000 persone".

Poi, come noto, è arrivato il Covid. Anche qui, in vista della fase due, i pendolari hanno avanzato in Regione proposte di potenziamento con l'istituzione di treni ogni ora. "Non abbiamo ricevuto risposta. Con la ripresa, Tilo ha reintrodotto i treni e noi abbiamo chiesto di ripristinare i treni per non penalizzare i lavoratori frontalieri. A seguito di un nostro comunicato che ha toccato i frontalieri, hanno aggiunto due treni" ha proseguito Galimberti. "Volevamo però capire perché i treni erano dimezzati e perché al mattino c'era un buco di sei ore. Non potevano farlo, ci è stato detto dai rappresentati di regione Lombardia tramite stampa, perché c'era un'interruzione programmata di orario (IPO) e oggi ci ritroviamo con un servizio che ha 12 treni su 22. Dal 14 giugno hanno tolto il bus che da Merone partiva alle 7.21 e ne hanno introdotto uno nuovo. Il primo treno Como-Lecco è stato tolto".

Giovanni Galimberti e Marco Lamon

Il problema si pone con maggior forza ora che sta per prendere avvio il nuovo anno scolastico. Da Merone verso Oggiono, al mattino, c'è il bus delle 6.55 con arrivo previsto in città alle 7.45, ovvero 50 minuti per fare una tratta.
Da Molteno a Como, ci sono due treni con zero cambi in una mattina: alle 6.30 e alle 7.23. Il successivo è alle 12.35. "Ditemi se un lavoratore o studente può considerare servizio un orario di questo tipo - ha proseguito il moltenese - C'era proprio bisogno di mettere in difficoltà delle famiglie con questa cancellazione non motivata dei treni? Vogliamo sapere per quale motivo i treni sono stati dimezzati. A febbraio avevamo incontrato l'assessore Terzi. Avevamo parlato dell'impegno di migliorare la linea e, ora, in un momento di difficoltà, tagliano i treni e non ci rispondono? Ci aspettiamo risposte e in tempi brevi: i ritardi non li tolleriamo. La riduzione delle corse è il contrario di quello che a nostro avviso andrebbe fatto. Tutti ci ritroviamo in difficoltà e, quando lo smart working, sarà terminato, il futuro è muoversi in regione Lombardia tra Como e Lecco e smettere di intasare le strade provinciale, inquinare e avere i PN10 alle stelle".


Sono poi state mostrate alcune testimonianze di lavoratori pendolari mente il pubblico ha partecipato attivamente all'incontro con domande e suggerimenti.
Trenord, interpellata nuovamente sulla questione dei bus sostitutivi sulla linea Lecco-Como, non ci ha ancora fornito risposta.
M.Mau.
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