Bevera: la messa per la festa del Santuario officiata dal nuovo vicario padre Stephen

Si è svolta questa mattina, in un'atmosfera diversa dalle altre edizioni a causa dell'emergenza Covid, la festa della Madonna di Bevera con la tradizionale messa dedicata alla nascita della Vergine.

Al centro Padre Stephen

La comunità pastorale Maria Regina degli Apostoli si è ritrovata in giornata per condividere insieme un momento di preghiera e per dare il benvenuto al nuovo vicario della pastorale, Padre Stephen e al nuovo responsabile della Consolata di Bevera, Padre Benvenuto. Come da tradizione, prima della celebrazione della messa alle ore 11, i fedeli hanno potuto acquistare oggetti e immaginette sacre della Madonna presso il banchetto allestito all'esterno del santuario e durante tutta la giornata è stato possibile rifocillarsi con snack e bevande presso il baretto accanto alla chiesa.

A sinistra padre Benvenuto

Presenti all'evento anche il sindaco di Barzago, Mirko Ceroli, il sindaco di Sirtori, Davide Maggioni e il sindaco di Castello, Aldo Riva, seduti nelle prime panche del santuario e, infine, il parroco don Giovanni Colombo, il quale ha affiancato padre Stephen durante tutto il rito religioso. Il Santuario di Bevera è in realtà il punto di incontro di molte più realtà civili, come quella di Bulciago, Dolzago e Cremella, rendendo il momento un'occasione di festa e gioia per tante persone provenienti da contesti differenti. È stato lo stesso padre Stephen, durante l'omelia a ricordare ai presenti di prendere d'esempio la figura di Giuseppe per la dedizione, il coraggio e la fede dimostrati nell'accettazione del progetto di Dio che comprende l'amore per la famiglia e per la comunità.

Il sindaco di Barzago, Mirko Ceroli e sotto i colleghi Davide Maggioni e Aldo Riva con don Giovanni Colombo

"Giuseppe è un uomo giusto, sempre pronto a seguire il cammino indicato da Dio in maniera fiduciosa ma la sua figura ci ricorda anche che essere salvati non significa non incontrare difficoltà lungo il cammino ma piuttosto avere sempre la forza e la disponibilità a mobilitarsi per l'amore. Giuseppe non cerca di cambiare il progetto di Dio, ma anzi, collabora attivamente con lui e riconosce che il fallimento è parte integrante del percorso tracciato da Lui per ognuno di noi e quindi bisogna sempre cadere qualche volta prima di potersi rialzare più forti" ha commentato il prete di fronte alla comunità.

"Questo santuario in cui ci troviamo oggi è il luogo in cui ho detto la mia prima messa da quando sono arrivato in Italia e sono subito rimasto molto colpito dalla sua bellezza. Oggi ci troviamo qui a celebrare tutti insieme la bellezza di Gesù e di sua madre, Maria, e vorrei che il fascino di questo luogo possa infondere nei cuori di tutti la voglia di perseguire fino in fondo i vostri sogni più belli, perché è nostra responsabilità farlo anche nel momento del fallimento. Dobbiamo infatti ricordarci che Dio è con noi, cammina con noi e viene a formare parte della nostra vita, la sua presenza è la pienezza della gioia e da lui deriva la forza necessaria per rimetterci in piedi ogni volta che cadiamo".

Al termine della funzione il parroco don Giovanni ha preso la parola per ringraziare padre Stephen e padre Benvenuto, insieme a suor Giovanna, entrata anche lei di recente a far parte della comunità pastorale. Il parroco ha anche invitato i fedeli a proseguire i festeggiamenti per la Madonna di Bevera in altre occasioni durante la giornata e anche per la prossima settimana, con momenti di preghiera, messe ed incontri con i bambini più piccoli che ricominceranno le scuole.

Don Giovanni ha poi dato aggiornamenti sulla situazione dei lavori al Santuario, dopo che il campanile è stato liberato dalle impalcature e si è proceduto con l'inizio degli interventi sulla cupola e sulla facciata laterale destra per rendere il luogo ancora più bello e accogliente. L'ultimo a prendere la parola prima della benedizione finale è stato il sindaco Ceroli, che ha invece rinnovato il benvenuto ai due nuovi padri e ha auspicato che la collaborazione dimostrata a livello civile e tra i sindaci nel momento più duro del lockdown possa essere un appoggio concreto e una base sicura anche per la comunità pastorale nel suo insieme.

"Stiamo già iniziando a tornare tutti a una sorta di normalità, con tanti segni di coraggio e positività" ha concluso il primo cittadino. "E questo spirito si è respirato soprattutto nella vita comunitaria, dove è stato dimostrato che c'è vita e non ci si arrende e che nell'unione si può trovare davvero la forza necessaria per andare avanti''.
M.B.
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