Oggiono: investì un pedone ma non si fermò. Messa alla prova per un avvocato del foro di LC
Messa alla prova, espletando lavori di pubblica utilità. Si è avvalso di questa opzione processuale l'imputato classe 1965 che quest'oggi è comparso in tribunale al cospetto del giudice per le udienze preliminari Salvatore Catalano e al pubblico ministero Andrea Figoni.
Il fascicolo riguarda un episodio avvenuto a pochi giorni dallo scorso Natale quando l'uomo - un avvocato del foro di Lecco - al volante della sua auto, aveva investito una persona in Via Papa Giovanni XXIII a Oggiono, allontanandosi poi dal luogo del sinistro.
Mentre stava attraversando la provinciale La Santa, all'altezza del civico 21, il pedone era stato travolto dall'auto della toga che - secondo la ricostruzione sin qui emersa - si sarebbe fermata per qualche secondo, per poi andarsene e fare ritorno successivamente sul luogo del sinistro. Il conducente infatti, avrebbe assistito ai primi soccorsi per poi ripartire a bordo della sua vettura.
Le testimonianze raccolte avevano però consentito agli agenti della Polstrada di Bellano di rintracciarlo e raggiungerlo, l'indomani, presso la sua abitazione.
L'avvocato era stato deferito all'autorità giudiziaria per lesioni stradali, fuga e omissione di soccorso. Per fortuna le condizioni del ferito non erano risultate gravi; trasportato all'ospedale di Lecco, era stato giudicato guaribile in una decina di giorni.
A nemmeno un anno di distanza dall'episodio, il passaggio in tribunale per la definizione giudiziaria del caso.
Il fascicolo riguarda un episodio avvenuto a pochi giorni dallo scorso Natale quando l'uomo - un avvocato del foro di Lecco - al volante della sua auto, aveva investito una persona in Via Papa Giovanni XXIII a Oggiono, allontanandosi poi dal luogo del sinistro.
Mentre stava attraversando la provinciale La Santa, all'altezza del civico 21, il pedone era stato travolto dall'auto della toga che - secondo la ricostruzione sin qui emersa - si sarebbe fermata per qualche secondo, per poi andarsene e fare ritorno successivamente sul luogo del sinistro. Il conducente infatti, avrebbe assistito ai primi soccorsi per poi ripartire a bordo della sua vettura.
Le testimonianze raccolte avevano però consentito agli agenti della Polstrada di Bellano di rintracciarlo e raggiungerlo, l'indomani, presso la sua abitazione.
L'avvocato era stato deferito all'autorità giudiziaria per lesioni stradali, fuga e omissione di soccorso. Per fortuna le condizioni del ferito non erano risultate gravi; trasportato all'ospedale di Lecco, era stato giudicato guaribile in una decina di giorni.
A nemmeno un anno di distanza dall'episodio, il passaggio in tribunale per la definizione giudiziaria del caso.
G. C.