Molteno: disagi in stazione per il mancato rispetto del distanziamento

La stazione di Molteno
Mancato rispetto del distanziamento sul treno 5123 proveniente da Milano e diretto a Lecco e alcuni studenti restano sulla banchina a Molteno, mentre venivano allertate le forze dell'ordine. E' la mattina infernale dei pendolari del ''Besanino'' che questa mattina aspettavano il treno per recarsi a scuola o al lavoro.
"E' stato cancellato il convoglio delle 7.19 e i ragazzi potevano prendere solo il treno successivo, alle 7.40'' ha segnalato Silvana, madre di due alunni del liceo classico Manzoni di Lecco. ''Il treno era troppo pieno e così non tutti hanno potuto salire. I miei figli sono riusciti a prenderlo, non senza disagi: alle 9.05 erano fermi alla stazione di Sala al Barro e sono arrivati in classe due ore dopo l'inizio delle lezioni".
Trenord comunicava sul sito che "il treno 5123 (Monza 6.37 - Lecco 8.05) è attualmente fermo nella stazione di Molteno per mancato rispetto delle misure di sicurezza Covid-19".
Ai pendolari erano stati offerti due bus alternativi, uno alle 8.10 in partenza dalla stazione di Molteno e l'altro alle 8.15 da Oggiono. "Purtroppo hanno tolto dalle corse il treno delle 7.09 da Molteno. Ritengo sia opportuno ripristinare questa corsa sia per garantire il rispetto del distanziamento (gli utenti possono essere distribuiti sui treni delle 7.09 e delle 7.19, ndr) sia per dare la possibilità ai ragazzi di arrivare a Lecco in tempo per raggiungere gli istituti scolastici con agio. Proprio a causa della soppressione del primo treno, conosco famiglie che accompagnano i ragazzi ogni giorno all'istituto Parini: con il treno attualmente presente non riuscirebbero ad arrivare in orario prima dell'inizio delle lezioni. E' un costo e un onere per le famiglie che devono aggiungere anche questo impegno. Basterebbe invece ripristinare un treno che già c'era in passato".
Giovanni Galimberti, referente del Comitato pendolari Lecco-Como è intervenuto sulla vicenda. "Il treno incriminato, numero 5123 non è della Como-Lecco ma della S7 Milano-Monza-Molteno-Lecco, le due linee hanno comunque in comune il tratto Molteno-Lecco. Per quanto possiamo ricordare, questa corsa dovrebbe essere composta da due treni collegati in doppia composizione, quindi è un treno lungo e capiente. A quanto abbiamo potuto apprendere dalle informazioni che ci sono state inviate dai genitori di alcuni studenti, dalle notizie di stampa e da quanto si può osservare dal sistema di verifica "cerca-treno" sull'APP di Trenord, all'origine di quanto avvenuto c'è stata la cancellazione della corsa precedente (treno numero 5121) e alla non predisposizione di bus sostitutivi per quella particolare corsa, ciò a costretto i viaggiatori a servirsi della corsa successiva che è diventata come una scatola di sardine già a Costa Masnaga".
Situazione evitabile? Per Galimberti, "probabilmente sì. Sarebbe interessante sapere per quale motivo è stata cancellata la corsa numero 5121. Problema sulla linea? Guasto al treno? Intervento delle forze dell'ordine? Causa di forza maggiore? Bisognerebbe scoprire per quale motivo non sono stati istituiti dei bus sostitutivi della corsa 5121 (dalla stampa apprendiamo che sono stati predisposti bus a Molteno e Oggiono per alleggerire il 5123 quando s'è visto che era pieno)".
E ancora: "A Trenord bisognerebbe anche chiedere perché non ha messo in linea una "scorta calda" da Lecco, non poteva far partire un treno vuoto da Lecco almeno fino a Molteno ed effettuare quindi il 5121 almeno da lì? Di modo da caricare gli studenti in attesa nelle stazioni fra Molteno e Lecco, evitando così che il 5123 fosse pieno zeppo, evitando che dovessero intervenire i Carabinieri, evitando i due bus per alleggerire il 5123 ed evitando che il treno arrivasse a Lecco con 57 minuti di ritardo. La "scorta calda" è una pratica comune in molte imprese ferroviarie, per farla si potrebbe usare un treno vecchio, visto che l'idea è quello di farlo intervenire solo in caso di guasti, cioè raramente - si spera-, in altre parole potrebbero tenere a Lecco una ALn668 in doppia composizione per queste emergenze - pronta e ben manutenuta - e in caso di guasto, metterla in linea per fare la corsa che serve. Ovviamente serve anche un equipaggio di scorta, che dovrebbe esserci sempre".
Ci si aspetta, infine, un maggiore controllo. "Noi - ha proseguito il referente del comitato - crediamo che un professionista del trasporto ferroviario si può definire tale se conosce i punti di carico delle linee e sa intervenire per evitare questi problemi di affollamento, soprattutto ora che bisogna evitare -per Legge- gli assembramenti. Aggiungiamo che sarebbe interessante conoscere i dati di vendita dei titoli di viaggio con destinazione Oggiono; non per dare un alibi a Trenord, ma temiamo che ci sia una forte evasione dei biglietti e che quindi anche i numeri "sulla carta" non possano essere considerati con attendibilità, e questo potrebbe causare una errata valutazione dell'affluenza".
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.