Oggiono: misurazione puntuale dei rifiuti da ottobre. Una serata per fare chiarezza
Paolo Lanfranchi, Beniamino Bianco, Pietro D’Alema e Chiara Narciso
In vista del primo di ottobre - giorno in cui verrà introdotta la "misurazione puntuale" del rifiuto indifferenziato - sarà sufficiente munirsi dell'ormai noto "sacco rosso". La suddivisione dei rifiuti non cambierà. Come hanno spiegato anche Chiara Narciso e Paolo Lanfranchi - sindaci di Oggiono e Dolzago - in apertura dell'incontro che si è tenuto venerdì sera presso la sala consiliare. I primi cittadini hanno sottolineato i benefici ambientali ed economici che il nuovo sistema di misurazione porterà nel prossimo futuro.
Paolo Lanfranchi, sindaco di Dolzago
La sperimentazione - della durata di un anno - coinvolgerà sei comuni: Oggiono, Ello, Colle Brianza, Dolzago, La Valletta Brianza e Santa Maria Hoè. In questa fase la "tassa" comunale dei rifiuti - Tari - non cambierà. Le modifiche saranno introdotte al termine del periodo di sperimentazione. L'obbiettivo sarà avvicinare l'importo del tributo corrisposto - dal singolo nucleo familiare - al costo di smaltimento della quantità di rifiuto effettivamente prodotto.
L'introduzione di questo sistema di "misurazione puntuale" - ha precisato il direttore di Silea - è richiesto dalla normativa nazionale. In alcune zone dell'Emilia e del Veneto è già stato introdotto. In futuro, terminata la sperimentazione, verrà applicato in tutta la provincia di Lecco.
Il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso
Il più rilevante cambiamento risiederà nello "strumento" utilizzato per raccogliere il rifiuto indifferenziato. Fra meno di una settimana il "sacco grigio-trasparente" verrà sostituito dal "sacco rosso" dotato di codice identificativo. Ad ogni "sacco rosso" - grazie al codice univoco presente - corrisponderà una famiglia. Questo sistema consentirà il calcolo preciso di quanti sacchi di rifiuto verranno prodotti dalla singola utenza. Il personale incaricato della raccolta sarà dotato di un lettore in grado di registrare il codice identificativo presente sul sacco. Il sistema permetterà di risalire a chi ha prodotto uno specifico sacchetto di rifiuto, sanzionando chi non esegue la raccolta differenziata in modo corretto.
Pietro D'Alema di Silea
Oltre a portare ad una possibile riduzione della tariffa, la "misurazione puntuale" dovrebbe permettere di aumentare la quota di rifiuto differenziato dall'attuale 75% a circa l'85%. Con evidenti benefici ambientali.
I nuovi "sacchi rossi" hanno una capacità di 40litri. Una dimensione che può apparire piccola, ma che - secondo D'Alema - è corretta ed è stata valutata sulla base di quanto accade nelle zone dove il sistema è già stato introdotto. Affiancato al "sacco rosso" ci sarà il "sacco azzurro". I cittadini che hanno particolari esigenze - come la necessità di conferire pannolini - potranno farne richiesta nel proprio comune. In questa fase di sperimentazione, chi terminerà anticipatamente i "sacchi rossi" potrà richiederli nuovamente in comune senza nessun costo aggiuntivo.
Uno dei cittadini intervenuti durante la serata
Nei comuni coinvolti dalla sperimentazione, la maggior parte dei cittadini - fra il 90 e 100% - ha già richiesto e ottenuto i nuovi "sacchi rossi". A Oggiono il ritiro procede più a rilento. Attualmente la percentuale di coloro che si sono muniti dei nuovi sacchi è ferma al 75% circa. Ritirare i sacchi - come ha spiegato il direttore di Silea - è un obbligo. In caso di mancato ritiro si potrà andare incontro a due sanzioni. Una dovuta al mancato ritiro e una per non aver realizzato correttamente la raccolta differenziata.
Durante la serata sono stati diversi i cittadini intervenuti dal pubblico. Fra i chiarimenti richiesti con maggior frequenza vi sono: il contrasto all'abbandono dei sacchi, la possibilità di inserire più sacchetti nel "sacco rosso" e come comportarsi con i materiali compostabili. Non sono mancate le risposte. Per quanto riguarda l'attuale abbandono dei "sacchi trasparenti" nell'ambiente o fra le vie del paese il consiglio di D'Alema è stato quello di aumentare i controlli. In futuro i "sacchi rossi" non potranno essere abbandonati, in quanto il codice identificativo presente sugli stessi permetterà di individuare il responsabile. Sarà invece possibile inserire più sacchetti di dimensioni inferiori all'interno del "sacco rosso".
I nuovi sacchi rossi
Fondamentale sarà non compiere il processo inverso, quello di commettere l'errore di inserire "il sacco rosso" in un altro sacco. Per finire è stata chiarita anche la modalità di conferimento dei rifiuti considerati compostabili. Il presidente di Silea ha più volte sottolineato la necessità che l'imballaggio non abbia una semplice indicazione "compostabile", ma una vera e propria certificazione indicata sull'etichetta. Infatti, molti degli imballaggi indicati come "compostabili" in realtà non lo sono e compromettono il riciclo della frazione organica.
Nelle prime settimane della sperimentazione sarà mantenuta «una certa tolleranza» nei confronti di chi sbaglia. Sui sacchi non conformi, o sui vecchi "sacchi grigio-trasparenti" che non si potranno più utilizzare, verrà apposto un adesivo di avviso e non verranno ritirati.