Garbagnate: il direttore di Poste Vincenzo Alessi in pensione dopo 40 anni di servizio

Vincenzo Alessi
La pensione è ormai prossima, dopo 40 anni di lavoro per Poste Italiane. La filiale di Garbagnate Monastero si appresta a salutare il suo direttore, Vincenzo Alessi, figura di riferimento in paese da una decina d'anni.
L'ingresso nella società, pubblica fino al 1998, risale al 1981: il primo impiego, per Vincenzo, è stato nella filiale di piazza Cordusio a Milano, mentre agli anni successivi risale il trasferimento nella provincia di Lecco, prima a Olgiate Molgora dove si è fermato per nove anni e poi, per i successivi otto anni, a Malgrate, dove ancora oggi risiede. Il 29 agosto 2011, un nuovo cambiamento: Vincenzo è arrivato a Garbagnate, assumendo il ruolo di direttore della filiale. Un compito che ha conservato fino al 30 settembre, data che coinciderà con l'ultimo giorno di lavoro.
"Ho iniziato con carta, calamaio e penna - ha ricordato con una battuta per rievocare il passato - Oggi è tutto cambiato perché Poste si è innovata parecchio e ora mi sento parte di una grande società. C'è stato un cambiamento totale: prima i pacchi venivano chiusi con la colla, ora è tutto on line e si può seguire in tempo reale il viaggio della spedizione. Non è stato facile perché per me che sono nato ancora con il telegrafo, però è stata una bellissima avventura".
Una professione, quella dietro il banco postale, che gli ha permesso di entrare in contatto con tanti volti: "Ho conosciuto migliaia di persone che lascio a malincuore. Ho sempre trattato la gente, prima di tutto, dal punto di vista umano, basando il rapporto come tra amici. Ho lasciato impronta dal punto di vista positivo perché, anche negli altri uffici, le persone si ricordano di me e anche qui a Garbagnate si era creato un bel rapporto: li porterò tutti con me durante il tragitto della mia vita. Il rapporto è stato soprattutto con le persone anziane che all'inizio erano le più diffidenti: una volta che ci siamo conosciuti bene, c'è sempre stato affetto. Per questo mi ritengo fortunato".
Quello che più conserverà nel cuore saranno i rapporti creati in tanti anni di lavoro: "Sono contento di questo tipo di vita che ho condotto perché ho scoperto valori che mi hanno aiutato a crescere, sia come uomo che come professione. É stata un'esperienza che mi ha arricchito molto".
Vincenzo non è un nome conosciuto soltanto alle Poste: è stato infatti segretario territoriale della Cisl dal 1996 al 2012 e, a seguire, fino a oggi, segretario territoriale del sindacato autonomo Failp. Qui proseguirà il mandato anche nei prossimi anni. Proprio a questo ruolo si lega, in qualche modo, anche il compito assunto a Garbagnate: "A quell'epoca ero responsabile della sicurezza e avevo inviato alcune lettere per segnalare come l'ufficio di via San Carlo fosse piccolo e poco idoneo per il collega che vi operava. La sensibilità di Poste e dei sindacati ha permesso di fare un buon lavoro". Negli anni successivi, infatti, l'ufficio si è trasferito in via Roma, dove si trova ancora oggi.
Lasceranno un segno indelebile in lui anche le brutte esperienze: "Ho subito sei rapine (tre quando ero a Olgiate e tre a Malgrate) e non lo auguro a nessuno - ha ammesso Vincenzo - Ho avuto la fortuna di reagire bene, tanto che il giorno successivo mi sono sempre presentato al mio posto. Amavo troppo il mio lavoro per fermarmi. In generale, nel mio percorso mi sono assentato poco: lavoravo anche quando stavo male perché sentivo il dovere di non lasciare le colleghe da sole".
Ora parte il conto alla rovescia. "Lascio Poste italiane che considero però una grande famiglia. Ho dato tanto e sono felice di aver raggiunto il traguardo che ogni uomo sogna. Sono emozionato perché dopo tantissimi anni salutare quest'azienda mi lascia un po' di vuoto. Rifarei tutto perché Poste mi ha offerto molto".
Vincenzo lascerà il testimone a un collega proveniente da Molteno: "Me ne vado sapendo che l'ufficio proseguirà con le mie abitudini".
Michela Mauri
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