Oggiono, anziana truffata: al processo nuove testimonianze

Se nell'udienza dello scorso 14 settembre era stato delineato "il grosso" della vicenda, quest'oggi attraverso le deposizioni di diversi testimoni citati dalla pubblica accusa, si è passati a lumeggiare alcuni aspetti specifici delle contestazioni mosse nei confronti del signor R.L., il 51enne a processo con l'accusa di "truffa" nei confronti di un'anziana oggionese. Stando all'impianto accusatorio, dopo aver ottenuto la fiducia della vittima - che questa mattina non ha potuto essere sentita in quanto ancora convalescente per i postumi di una brutta caduta - l'uomo le avrebbe "alleggerito" il conto corrente, portandola perfino a vendere l'appartamento di sua proprietà per intascarsi i proventi della compravendita.
Primo ad essere escusso, al cospetto del giudice monocratico Giulia Barazzetta, è stato un venditore di prodotti ortopedici e simili che ha riferito di essere stato contattato dalla donna che, in vista di un prospettato trasferimento in Liguria, dove avrebbe dovuto prendere casa dopo aver piazzato la sua abitazione brianzola con l'aiuto dell'imputato, gli avrebbe ordinato un letto "speciale", con l'acquisto mai formalizzato proprio per l'intromissione di R.L che, minacciando l'operatore lo avrebbe "pregato" di girare alla larga dall'anziana. L'attenzione si è spostata poi su una serie di assegni "messi in circolo" dal 51enne, per pagare consumazioni ad un bar o prodotti in un negozio di telefonia di Monza ma anche per prestare oltre duemila euro a un conoscente con il vizio del gioco che poi glieli avrebbe resi in contanti. 2250 euro, poi, sarebbero finiti in un fondo creato per il figlio dell'imputato dalla madre, anch'ella sentita in Tribunale.
Rispondendo alle domande del vpo Mattia Mascaro, della parte civile e della difesa, la signora ha spiegato di aver ricevuto due assegni dal padre di suo figlio che, a suo dire, in quel momento aveva disponibilità di denaro. Il primo le sarebbe stato consegnato già compilato, il secondo sostanzialmente in bianco, con solo la firma della persona offesa. Proprio per sentire l'oggionese, il processo è stato aggiornato al prossimo 14 dicembre. Si tornerà in aula poi il 18 gennaio per i testi residui e l'esame dell'imputato. Il 15 marzo, salvo intoppi, la discussione.
A.M.
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