Bevera: Padre Rinaldo torna dal Congo e ritira il premio Cuore Amico. Il 3 la messa

É cominciato il mese missionario e i missionari Della Consolata lo ricorderanno attraverso una messa in programma per sabato 3 ottobre alle 18 presso l'istituto.
La celebrazione sarà presieduta da padre Rinaldo Do, che si fermerà in Italia fino all'8 novembre: la Messa sarà anche occasione di incontro e testimonianza di Padre Rinaldo, sia sulle condizioni difficili che ci sono attualmente in Congo (il Covid si sta diffondendo in alcune zone), sia sul premio che ha ricevuto. Il missionario si appresta infatti a ricevere, sabato 17 ottobre, il premio Cuore Amico 2020, una onlus molto nota nell'ambito delle missioni.

Padre Rinaldo Do

"Ogni cristiano e cristiana è invitato a fare sua la risposta di Isaia, che noi vediamo vissuta in modo esemplare dai fratelli e dalle sorelle che si sono dedicati totalmente alla diffusione del vangelo e al servizio dei poveri. Perciò, come ormai da trent'anni, nel mese di ottobre assegneremo il premio Cuore Amico - sono le parole di Don Flavio Dalla Vecchia, presidente di Cuore Amico - L'orizzonte del premio è il mondo intero: i tre premiati, infatti, sono un sacerdote che opera in Congo, una suora che è attiva in Papua Nuova Guinea e un medico che da quasi quarant'anni assiste gli indios e i lebbrosi in Brasile".
Padre Rinaldo Do è originario di Darfo, nella Valcamonica. Ordinato prete nel 1984, ha vissuto per sei anni in Spagna e poi, nel 1991, si è trasferito nell'Alto Zaire, attuale Repubblica Democratica del Congo dove ancora oggi, in oltre trent'anni di missione, si occupa dei poveri.
Padre Rinaldo ha vissuto i primi anni nella periferia di Kinshasa e nel 1998 si è spostato al nord, vicino al confine con il Sudan, una zona dominata dalla presenza dei gruppi di ribelli del Sud-Sudan che, a causa delle loro incursioni, hanno causato lo spostamento della missione nelle foreste allo scopo di trovare maggiore sicurezza.
Risale al 2001 l'uccisione del presidente Kabila a opera di un gruppo di rivoltosi: ne ha preso le redini il figlio Joseph Kabila che ha governato il paese fino al 2018. In quella data si sono tenute le elezioni politiche che hanno segnato la conclusione dell'esperienza ma non in maniera definitiva in quanto i risultati delle urne, sui quali esistono sospetti, hanno decretato la vittoria di un alleato dell'ex-presidente.

Un'immagine del missionario con il parroco di Casatenovo, don Antonio Bonacina

Pur essendo un territorio ricchissimo di agricoltura e minerali nel sottosuolo, la grande maggioranza dei suoi abitanti vive nella miseria a causa della mancanza di interesse delle autorità statali di far decollare lo Stato dal punto di vista economico e sociale e di incanalare la popolazione verso un cammino di pace stabile e duraturo.
La guerra oggi è terminata, ma non mancano malfattori che costringono la popolazione a vivere senza garanzie e sicurezza per il futuro.
Da menzionare anche le violenze del gruppo ribelle di guerriglia di matrice cristiana LRA che rapisce bambini per trasformali in soldati e bambine per destinarle al mercato sessuale. Gli allevatori, invece, devastano piccoli campi e orti, impendendo una fonte di sopravvivenza fondamentale per la popolazione locale.
La chiesa resta un appiglio ed è presente nei villaggi grazie alla presenza di missionari che operano senza distinzioni e discriminazioni, come ha fatto per tanto anni padre Rinaldo: sarà premiato proprio per questa sua opera.
M.Mau.
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