Casatenovo: per 'Ville Aperte' apre la chiesa di Santa Margherita

Nell'ambito dell'iniziativa Ville Aperte è stato possibile visitare la Chiesina di Santa Margherita di Casatenovo, riscoprendone la storia e i suoi affreschi.
La rassegna, promossa e coordinata dalla Provincia di Monza e Brianza, proponeva visite guidate, itinerari, eventi e aperture straordinarie di numerosi siti culturali del territorio. La guida Alessia Galbusera, originaria del casatese, ha accompagnato vari gruppi di curiosi tra mattina e pomeriggio alla visita dell’edificio. La giovane collabora con “Ville Aperte” ormai da tre anni e lavora con l’associazione Demetra di Besana Brianza.

“La Chiesina di Santa Margherita è stata fondata in età medievale per volere della famiglia Casati. In origine era annessa ad un convento di monache benedettine, che però è stato soppresso.
Non è ancora chiara la data precisa di fondazione della chiesina, ma esiste un documento che ne attesta già la presenza nel 1192. L’architettura dell’edificio è in stile romanico, molto semplice.
Per quanto riguarda gli affreschi, possiamo dire che quelli del catino absidale sono datati ad un periodo di passaggio tra il tardo gotico e la prima arte rinascimentale, quindi siamo alla metà del quindicesimo secolo. Il fulcro di questi affreschi è nella Trinità racchiusa in una mandorla con la Vergine che riceve l’incoronazione e intorno ha tutte le schiere angeliche organizzate nella loro gerarchia, dalle più importanti a quelle di grado inferiore.

Sotto la mandorla troviamo gli apostoli oranti e ai loro lati ci sono i profeti. Ai lati opposti delle schiere angeliche abbiamo Adamo ed Eva, anch’essi oranti. Nello zoccolo troviamo la rappresentazione di un calendario con la personificazione dei dodici mesi. È molto carino perché in ogni mese c’è un personaggio che sta svolgendo un’azione tipica del mese che va a rappresentare. Infine, l’affresco che si può osservare nel timpano, tra i più danneggiati, rappresenta la chiesa trionfante personificata nei panni di una regina vestita di bianco; alla sua sinistra ci sono una serie di personaggi importanti della chiesa (cardinali, vescovi…), mentre sulla destra delle anime di penitenti. Nel 1800-1900 la chiesa è stata sconsacrata e trasformata in una stalla e i vari lavori di manutenzione hanno contribuito a rovinare l’affresco” ha racconto Alessia.

“Ai lati dell’affresco centrale troviamo la pietà di Cristo con tutti i simboli della passione e al di sotto Maria in trono con il bambino, affiancata da un cardinale che però non è stato identificato e Santa Margherita. Siamo sicuri che si tratti della Santa perché possiede l’attributo del drago: si narra che una notte ricevette la visita del diavolo, sottoforma di drago, che cercò di farla passare al paganesimo, ma ella rifiutò e fu inghiottita dallo stesso. Grazie alla croce che portava con sé, Santa Margherita riuscì a squartare il ventre del drago e ad uscire. Proprio per aver squarciato il ventre del drago, Margherita è riconosciuta come la santa protettrice delle partorienti.  Sulla destra dell’edificio è ritratto invece Giacomo del Torgio, un sacerdote che nel 1462 ha commissionato sia il restauro dell’edificio sia degli affreschi. Lo sappiamo perché c’è il cartello che ci indica che è stato proprio lui a volere questi affreschi. Per molti anni il pittore che ha realizzato questi affreschi è stato ignoto, ma c’è una tesi di laurea di una ragazza che, svolgendo varie ricerche d’archivio, è risalita al nome di Cristoforo Moretti, un pittore cremonese che ha lavorato per gli Sforza” ha concluso la guida.
La Chiesina di Santa Margherita è una piccola perla del territorio di Casatenovo. Chiunque volesse visitarla, potrà farlo tenendo presente la sua storia e ciò che ha attraverso nel tempo.
S.B.
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