Barzago: mistero sull'identità della salma rinvenuta nell'ex Villa Ciardi. Indagini in corso

Un cadavere in avanzato stato di decomposizione, rimasto lì per diversi mesi almeno, senza che nessuno se ne accorgesse. Sino a questa mattina.

I carabinieri intervenuti sul luogo del rinvenimento della salma, presso l'ex Villa Ciardi di Barzago

Resta avvolto nel mistero il macabro rinvenimento avvenuto nelle scorse ore all'interno dell'ex Villa Ciardi, il celebre albergo-ristorante di Via Como a Barzago chiuso da almeno un lustro e attualmente all'asta, a seguito del fallimento - sentenziato nel 2016 - dell'impresa che ne deteneva la proprietà.
La presenza della salma è stata segnalata intorno alle ore 11 di stamani alla centrale operativa dei carabinieri della Compagnia di Merate, con l'immediato invio sul posto di alcune pattuglie dalla stazione di Cremella - competenti per territorio - poi raggiunte dai colleghi del nucleo operativo e della ''scientifica'' del comando provinciale.

Presente a Barzago anche l'anatomopatologo dr.Paolo Tricomi, chiamato ad effettuare un esame esterno sulla salma. Scarsissimi - da quanto fin'ora è trapelato - i dettagli che sarebbero emersi da una prima indagine svolta in loco dal medico legale, a causa delle condizioni in cui versava il cadavere, tanto che non sarebbe stato nemmeno possibile attribuirgli con certezza il sesso. Fra i pochi elementi utili, l'anello con incisa una scritta ''Melissa, 19 aprile 2015'', che la persona portava al pollice della mano destra.

Si brancola nel buio - o quasi - anche per quel che concerne le cause del decesso, dal momento che sulla salma non è stato possibile ravvisare eventuali segni di violenza. La persona potrebbe essere deceduta per un malore, oppure per un gesto estremo, o ancora a seguito di un'aggressione da parte di altri soggetti. Impossibile al momento escludere qualsiasi pista.

A destra il capitano Domenico Cerminara

Qualche risposta in più potrebbe arrivare dall'esame autoptico, qualora il magistrato di turno decidesse di disporlo, come appare al momento probabile.
Le indagini ad ogni modo, sono affidate ai carabinieri della stazione di Cremella, intervenuti sul posto con il comandante maresciallo Riboldi, il suo vice maresciallo Venturino e altri uomini, poi raggiunti dal capitano Cerminara, a capo della Compagnia di Merate.

Fra le ipotesi più accreditate - ma al momento senza alcun riscontro effettivo - anche quella che legherebbe il rinvenimento del cadavere al mondo dello spaccio. A poche centinaia di metri dall'ex albergo che per decenni ha ospitato matrimoni, spettacoli e cene di gala, vi è infatti un'ampia area boschiva che ormai da tempo si è resa scenario di episodi di cessione di droga, di giorno come di notte, e che le forze dell'ordine stanno congiuntamente tentando di contrastare.

La persona potrebbe essere stata stroncata da un malore, dopo aver trovato riparo (forse anche per dormire) in Villa Ciardi. La salma infatti, è stata rinvenuta all'interno di una delle strutture ricettive dell'ex ristorante-hotel e non nell'ampio parco che si estende per una superficie di circa 20mila metri quadrati. E' mistero anche sulla persona che avrebbe rinvenuto il cadavere, lanciando poi l'allarme al 112.

Una volta conclusi i rilievi da parte delle forze dell'ordine, la salma è stata prelevata dagli addetti dell'impresa funebre e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria, mentre l'area chiusa dal referente della società che gestisce la procedura di alienazione dell'ex Villa Ciardi, andata deserta già tre volte e in attesa di un quarto tentativo ancora da esperire. La cifra da mettere sul piatto per aggiudicarsi il glorioso pubblico esercizio barzaghese, supera infatti i 2milioni di euro.
G. C.
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