Barzago: il cadavere rinvenuto nell'ex Villa Ciardi riaccende i riflettori sul tema spaccio. Ceroli ''fa il punto'' sul fenomeno

Il rinvenimento di un cadavere ancora senza identità, all'interno dell'ex Villa Ciardi di Barzago, ha riacceso i riflettori su un tema particolarmente delicato e di estrema attualità nel territorio casatese-oggionese: quello relativo allo spaccio di stupefacenti.
Una vera e propria piaga, che istituzioni e forze dell'ordine stanno tentando di contrastare, spesso con notevoli sforzi e non poca fatica, stante la diffusione del fenomeno a macchia di leopardo: da Bulciago a Costa, passando per Molteno, Bosisio, Annone e Garbagnate Monastero, fino a Barzago. Fra le zone più colpite dal fenomeno, vi è proprio l'area boschiva che confina con la vastissima proprietà dell'ex albergo-ristorante di Via Como, chiuso da un lustro almeno, dopo il fallimento della società Bendinat, che ne deteneva la proprietà, sentenziato dal tribunale lecchese nel 2016.

I carabinieri davanti all'ex Villa Ciardi di Barzago

Impossibile riuscire a controllare l'intera area, che si estende su una superficie di 20mila metri quadrati, tenendo conto della zona decisamente isolata, ed è molto probabile che la persona rinvenuta senza vita sia penetrata da un accesso secondario, trovando riparo all'interno della struttura ricettiva. La salma infatti, era adagiata sul letto di una delle stanze dell'albergo, dove deve essere rimasta parecchi mesi prima che qualcuno se ne accorgesse. Il rinvenimento infatti, risale alle 11 di ieri mattina quando un soggetto - la cui identità non è stata resa nota - ha lanciato l'allarme al 112, facendo scattare l'immediato intervento dei carabinieri.
Impossibile al momento attribuire un'identità alla persona, stante l'avanzato stato di decomposizione in cui versava il cadavere. Unico dettaglio utile alle indagini - coordinate dal procuratore facente funzioni Paolo Del Grosso - è la scritta incisa sull'anello che portava al pollice della mano destra: ''Melissa, 19 aprile 2015''. Un nome e una data riconducibili forse alla donna sposata un lustro fa, oppure alla nascita di una figlia. Avvolte nel mistero anche le cause alla base del decesso, che potrebbe essere sopraggiunto a seguito di un malore, di un gesto volontario o di un aggressione. Al momento infatti, tutte le piste rimangono aperte, in attesa dell'autopsia che sarà eseguita dal dottor Paolo Tricomi, l'anatomopatologo incaricato dalla Procura.
Subito informato del rinvenimento anche il sindaco barzaghese Mirko Ceroli, che ha poi avuto un incontro con il comandante della stazione carabinieri di Cremella.

''Ho colto l'occasione per fare il punto della situazione circa le zone scenario di frequentazione da parte di individui estranei alla normale vita comunitaria di Barzago" ha commentato su questa questione specifica il primo cittadino. "In particolare ho fatto presente ai carabinieri due punti critici dove è stata segnalata più volte la presenza di persone sospette. Si tratta del parcheggio al piano inferiore di via Roma, nella zona Belvedere che va verso Garbagnate Monastero, un luogo ampio che spesso diventa una zona di ritrovo per auto e persone sconosciute e losche, già comunque monitorato dalle autorità. In secondo luogo ho segnalato che esiste un'altra area di parcheggio lungo via Bulciago, accanto al giardino del parco della baita degli alpini, una zona abbastanza riservata, dove sono stati segnalati dai cittadini movimenti di auto e moto non riconducibili alle normali compagnie di giovani e adulti che frequentano Barzago. Il sospetto è che si tratti anche in questo caso di una presunta attività di spaccio e altri atti illeciti; vedremo quindi l'evolversi della situazione. Invito ancora una volta i cittadini a segnalare a me personalmente, alla polizia locale o ai carabinieri stessi, eventuali movimenti sospetti, presenze inconsuete o attività poco identificabili in modo da intervenire tempestivamente ed evitare episodi spiacevoli" ha concluso il sindaco.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.