Molteno, dissesto idrogeologico: parte la gara per rinforzare gli argini del Bevera

Il torrente Bevera
Bando di gara per il rafforzamento degli argini del torrente Bevera, in località Raviola a Molteno. L'amministrazione comunale ha infatti ottenuto un contributo economico pari a 96.735 euro, tramite il decreto di Regione Lombardia n. 16521 del 15.11.2019. Per non perdere il finanziamento a fondo perduto, destinato alla messa in sicurezza del reticolo idrico minore e al ripristino di dissesti potenzialmente pericolosi per persone e infrastrutture, il comune dovrà cominciare i lavori entro il 31 dicembre 2020 e proprio in questi giorni verrà pubblicato il bando di gara: l'ammontare delle opere ammonta ad 100.000 euro, di cui 66.000 euro per l'esecuzione dei lavori.
"Rientra negli intenti dell'amministrazione comunale procedere alla sistemazione idraulica del torrente Bevera - ha spiegato il sindaco Giuseppe Chiarella - Su tutto il torrente abbiamo un progetto da quasi un milione di euro, redatto nel 2017. Abbiamo ricevuto il finanziamento per il primo lotto, ma contiamo, nei prossimi anni, di ottenere le risorse per andare avanti".
L'intero progetto è suddiviso in diversi lotti, in base alla zona e al livello di pericolosità di esondazione del corso d'acqua. Si comincerà a intervenire su questo tratto perché senz'altro è quello che merita la maggiore attenzione, come si evince dalla relazione firmata dal geologo Massimo Riva che definisce questi interventi "urgenti e necessari" in quanto il tratto "risulta interessato da un generale stato di dissesto idrogeologico e di disordine idraulico" che risulta visibile con scavernamenti ai piedi delle sponde ed erosione del fondo. Per quanto riguarda l'aspetto idraulico, invece, è noto come la zona sia soggetta a esondazioni e straripamenti delle portate di piena.
L'area interessata dall'intervento si trova su via don Allemanno, al confine con il comune di Sirone. La relazione del professionista, che riferisce uno "stato di vulnerabilità idraulica", suggerisce un'azione immediata a causa dell'instabilità delle sponde e del rischio di una minore efficienza idraulica di quel tratto a causa della presenza di materiale nell'alveo, come risulta visibile durante le ondate di piena. Il riferimento ai dissesti riguarda in particolare la sponda sinistra del torrente "dove sia i tratti spondali in terra sia i muri in pietrame esistenti presentano erosioni al piede, franamenti e ampi scavernamenti".
Due le cause principali del dissesto dell'area: dal punto di vista idraulico, le condizioni di piena sono "caratterizzate da portate spesso superiori alla capacità massima delle sezioni idrauliche in numerose aree del territorio comunale", mentre sotto il profilo idrogeologico si fa riferimento "all'obsolescenza dei manufatti spondali esistenti, deteriorati e dissestati nel corso dei decenni dall'azione erosiva delle correnti".
L'alveo dell'area interessata dall'intervento non è visibile in quanto nascosto in parte da vegetazione e in parte da insediamenti industriali. "La frana ha naturalmente asportato buona parte della vegetazione (senza coinvolgere comunque alberi ad alto fusto) lasciando esposto il versante; attualmente il ciglio e la scarpata di frana solo coperti con teli plastici impermeabili a protezione dagli agenti atmosferici" si legge sulla relazione.

Le opere contenute nel progetto definitivo esecutivo, che hanno il duplice obiettivo di proteggere la riva sinistra (maggiormente soggetta a erosione rispetto alla sponda destra) ma anche il fondo dell'alveo, si sostanziano nel posizionamento di "scogliere con massi ciclopici" e da un "selciatone di fondo con l'intento di ripristinare la pre-esistente pavimentazione dell'alveo di cui allo stato di fatto rimangono scarse porzioni soggette a progressiva erosione".
Un intervento simile è stato realizzato qualche anno fa, per circa 200.000 euro, nella zona industriale in frazione Pascolo: il progetto, quella volta, era stato messo a punto dall'agenzia interregionale per il fiume Po.
Il bando in questione vinto dal comune di Molteno e destinato ai comuni sotto i 15.000 abitanti, è stato vinto da altri otto comuni della provincia di Lecco: Mandello, Oggiono, Monte Marenzo, Carenno, Erve, Valgreghentino, Oliveto Lario e Garbagnate Monastero.
M.Mau.
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