Barzago: dall'autopsia alcuni elementi utili sul ''giallo'' della salma trovata a Villa Ciardi

L'autopsia eseguita nella giornata di venerdì dall'anatomopatologo Paolo Tricomi - che già aveva svolto un primo esame esterno sul luogo del rinvenimento - avrebbe fornito qualche elemento utile a fare luce sul mistero del cadavere trovato nell'ex albergo-ristorante Villa Ciardi di Barzago nella mattinata di martedì. Un vero e proprio giallo, con l'identità della persona che resta al momento ancora sconosciuta.

L'intervento dei carabinieri martedì mattina a Villa Ciardi di Barzago

L'esame autoptico avrebbe fornito alcune certezze: la salma apparterrebbe ad un uomo, presumibilmente di giovane-media età, mentre non sarebbero stati rilevati evidenti segni di violenza. L'ipotesi più probabile dunque, porterebbe a pensare che l'individuo sia deceduto a seguito di un malore, che lo avrebbe colto forse nel sonno. Quando è stato rinvenuto, il cadavere era infatti adagiato sul letto di una delle stanze dell'albergo barzaghese, in avanzato stato di decomposizione; anzi, in alcune parti addirittura scheletrito. Da una prima valutazione si trovava lì da almeno dieci mesi.
Se è vero - come sembra - che il vasto compendio situato al confine con Garbagnate Monastero, si rende sovente teatro di incursioni, qualcuno potrebbe averlo notato già prima dello scorso martedì, quando è scattata la segnalazione ai carabinieri, subito intervenuti per un sopralluogo. A dare l'allarme sarebbero stati alcuni giovanissimi che avevano varcato l'ingresso dell'ex albergo probabilmente per una ''bravata'', facendo poi la macabra scoperta.
Se l'analisi dei campioni di tessuti prelevati nel corso dell'esame autoptico potrebbe fornire ulteriori indicazioni, al momento si brancola ancora nel buio per quel che concerne l'identità del soggetto. Fra gli elementi su cui si stanno concentrando le indagini affidate ai carabinieri della stazione di Cremella e coordinate dal sostituto procuratore Antonia Pavan, è l'anello rinvenuto al pollice della mano destra del soggetto. Al suo interno vi era incisa una scritta: ''Melissa, 19 Aprile 2015''.
Un nome e una data che potrebbero aiutare ad identificarlo, risolvendo una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri e che ha acceso di nuovo i riflettori sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in un'area prossima alla superstrada 36, con i boschi - fra i quali quello adiacente proprio all'ex Villa Ciardi - che si rendono spesso luogo di ritrovo per sbandati o persone con problemi di tossicodipendenza.
G. C.
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