Molteno: casa dell’acqua chiusa a tempo indefinito. Niente rispetto di norme Covid

La casetta dell'acqua di Molteno in una foto di repertorio
Da oggi, sabato 10 ottobre, la casetta dell'acqua in piazza Europa a Molteno è chiusa "a tempo indeterminato". È quanto ha stabilito l'amministrazione comunale, disponendo la chiusura al pubblico della moderna fontana, a seguito del mancato rispetto delle norme anti Covid.
Andiamo con ordine. La casetta era entrata, negli ultimi tempi, nel mirino di alcuni malfattori che, per due volte, nelle prime settimane di luglio, avevano forzato la struttura per prelevare l'incasso, peraltro sempre piuttosto contenuto in quanto veniva svuotato con frequenza (https://www.casateonline.it/articolo.php?idd=123000). Come spesso accade in casi simili, il danno alla struttura è maggiore del bottino che lo sconosciuto prevede, con ogni probabilità, di incassare. Questi episodi così ravvicinati nel tempo, avevano indotto l'amministrazione a prendere un provvedimento che andava a beneficio della collettività: in attesa che venissero effettuati gli interventi di riparazione, era stato deciso di rendere gratuito l'accesso alle forniture d'acqua. Una buona notizia per i numerosi moltenesi che si erano in qualche modo affezionati al servizio e si recavano, a piedi o in macchina, a riempire le bottiglie d'acqua. In questo modo, inoltre, non ci sarebbero stati problemi legati ai tentativi di furto in quanto l'erogazione dell'acqua avveniva gratuitamente, senza l'inserimento di alcuna moneta.
Tuttavia, a distanza di un paio di mesi, la casetta è stata definitivamente chiusa da parte dell'amministrazione. Questa volta i motivi sono legati alla particolare situazione sanitaria che stiamo vivendo, come abbiamo appreso: "L'avevamo resa gratuita a seguito dei furti che c'erano stati durante l'estate, in attesa di intervenire mettendo un sistema di pagamento con le tessere" ha spiegato il sindaco Giuseppe Chiarella. "Come ogni cosa che viene concessa gratuitamente, abbiamo visto che purtroppo veniva utilizzata male, sopratutto in termini di mancato rispetto delle norme anti Covid. Abbiamo infatti visto ragazzini che bevevano direttamente dall'erogatore: abbiamo fatto diversi richiami ma non siamo stati ascoltati e, visto l'andamento dei contagi nella nostra Regione, abbiamo preferito chiuderla a tempo indefinito per evitare che possa diventare un veicolo di contagio".
Intanto, l'amministrazione sta valutando come muoversi per la riapertura: "Abbiamo chiesto a Lario Reti Holding di prenderla in carico, ma vorremmo che venga previsto un sistema di tessere che consenta l'erogazione dell'acqua. Ci hanno detto che è fattibile". L'interlocuzione con la società è stata appena avviata: ci vorrà quindi ancora del tempo prima che i cittadini possano tornare a rifornirsi alla casetta dell'acqua.
M.Mau.
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