Bulciago: lo scavalco sulla Sp342 passa ad Anas. Si spera nei lavori attesi da 15 anni

E' notizia di questi giorni il passaggio di proprietà ad Anas del tratto di strada provinciale 342 (la meglio nota Como-Bergamo) all'altezza del ponte a scavalco della tratta ferroviaria Milano-Lecco via Molteno, a Bulciago.
Uno step propedeutico all'attuazione di un progetto di cui si parla da molti anni ormai e che sta particolarmente a cuore all'attuale amministrazione comunale: l'allargamento del cavalcavia, oltre ad una serie di opere per rendere più sicuro il comparto, con particolare riferimento al collegamento con la zona industriale di Cassago e con la frazione bulciaghese di Campolasco.

L'assessore ai lavori pubblici, Tonino Filippone

La sistemazione dello scavalco infatti, rientra fra le grandi opere che la Provincia di Lecco negli anni passati avrebbe dovuto realizzare per migliorare la viabilità e rendere più sicure le infrastrutture e i collegamenti, ma che ad oggi non ha ancora trovato attuazione. Nonostante nel frattempo si siano avvicendate diverse amministrazioni: quella del presidente Virginio Brivio, Daniele Nava, Flavio Polano e l'attuale capitanata da Claudio Usuelli.
"Per noi è un'opera di vitale importanza, alla quale non vogliamo rinunciare. [...] Continueremo a dialogare con la Provincia" aveva dichiarato l'assessore Tonino Filippone nel 2015, quando a distanza di ben undici anni dal primo accordo di programma con l'ente lecchese, quest'ultimo aveva provveduto alla realizzazione di due rotatorie all'incrocio con via XXV Aprile e all'intersezione con via Provinciale e via Dante.
Dopo questa prima conquista positiva per il Comune però, l'iter che invece avrebbe dovuto portare a compimento anche i lavori per sistemare il tratto all'altezza dell'area industriale ex cementeria, non è mai partito concretamente e dal 2003 l'amministrazione comunale di Bulciago attende l'inizio degli interventi su quello che è ormai un tratto pericoloso per la viabilità che collega il territorio lecchese a quello comasco.

Il ponte sulla SP342 a scavalco della linea ferroviaria Lecco-Milano via Molteno

Nell'ultima settimana lo stesso assessore Filippone ha avuto un incontro interlocutorio con il presidente della Provincia di Lecco, Claudio Usuelli, per ricevere eventuali aggiornamenti sulla situazione e proprio in tale occasione gli è stato confermato il passaggio di proprietà del tratto stradale ad Anas entro il mese di novembre. Al momento quindi, il punto cruciale è proprio quello di gestire al meglio questo ''scambio'', poiché Anas, oltre al progetto sulla viabilità, otterrà in affido anche quello idrogeologico e gli interventi pensati per eliminare il passaggio a livello, e quindi una sorta di "pacchetto completo" di cui dovrà occuparsi interamente. Sempre con la Provincia l'amministrazione bulciaghese ha concordato per i prossimi mesi un tavolo di lavoro per gestire al meglio l'attuazione effettiva dell'opera, pensata da più di quindici anni ormai e di un valore pari a quattro milioni e mezzo di euro.
L'intervento più significativo riguarda l'adeguamento del ponte, attualmente troppo stretto per consentire in sicurezza il passaggio dei mezzi e con banchine impraticabili per i pedoni. A margine di questo, il progetto prevede due rotatorie che, poste accanto alla Como-Bergamo, permetteranno l'accesso in sicurezza alla zona industriale di Cassago da una parte, e nel centro bulciaghese dall'altra, attraverso Via Roma, in zona Albergo Arrigoni. La strada che passa sotto al ponte e che collega Bulciago con la stazione di Cassago sarà infine allargata a due corsie.

La SP342 vista da Campolasco

"Siamo tutti stanchi e perplessi sulla gestione di quest'opera, ogni volta speriamo di arrivare a un punto di svolta ma poi inevitabilmente i tempi sembrano allungarsi a dismisura quando si tratta di intervenire. Speriamo solo che la lunga attesa non comprometta la sicurezza e la salute di chi attraversa quel tratto di strada" ha concluso l'assessore Filippone, ricordando anche un recente episodio emblematico verificatosi sullo scavalco Holcim tra due grandi camion, i quali nell'impossibilità di passare contemporaneamente nella carreggiata si sono volontariamente fermati creando una sorta di senso unico alternato per permettere il passaggio di entrambi; un episodio che secondo l'amministratore stesso ha potuto giovare del buon senso dei soggetti coinvolti ma che la dice lunga sulla necessità di intervenire al più presto per creare condizioni di viabilità più efficienti e sicure.
M.B.
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