Nibionno: aiuta il fratello, ma finisce imputato in un processo

Ha tentato di "salvare" in qualche modo il fratello da un pignoramento ma...ha finito per rimetterci lui stesso. Protagonisti di questa vicenda giudiziaria due fratelli di Nibionno (già noti, con un terzo congiunto, alle cronache del palazzo di giustizia) che si sono dati, si può dire, man forte per cercare di evitare un pignoramento per recupero di crediti messo in atto da un avvocato meratese che, dopo aver difeso uno dei due in un procedimento penale, non si era vista corrispondere il compenso pattuito per la prestazione professionale.
Come raccontato dalla toga meratese, chiamata quest'oggi a testimoniare dal Vpo Mattia Mascaro, nel dicembre del 2017 si era vista costretta a sporgere denuncia poiché, a seguito del terzo tentativo di pignoramento operato dall'ufficiale giudiziario -con i primi due andati "a vuoto" perché, all'indirizzo di residenza del debitore, non ha risposto nessuno- il fratello dell'assistito, risultato anch'egli residente al medesimo domicilio, ha risposto che il "ricercato" non abitasse più lì da cinque anni poiché si era trasferito a Nova Milanese, non sapendo però fornire un recapito più preciso. A seguito di questa ennesima notizia, l'avvocato ha proceduto, attraverso il Comune di Nibionno, a fare un accertamento sull'indirizzo di residenza del suo "ex" assistito, accorgendosi di essere in possesso del giusto domicilio.
Per questo motivo si è aperto un procedimento a carico del fratello del pignorato per falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale, ai sensi dell'articolo 495 del codice penale. Il giudice Giulia Barazzetta, titolare del fascicolo, ha disposto un rinvio per procedere all'audizione dei testimoni residui e per la discussione finale al prossimo 8 febbraio.
B.F.
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