Barzanò: l'esperienza missionaria in Mali nel racconto di Padre Arvedo

Nel mese tradizionalmente dedicato al mondo missionario, la parrocchia barzanese di San Vito ha ospitato un importante incontro. Martedì sera infatti, è stato Padre Arvedo Godina a raccontare ai fedeli, al termine della messa delle 20.30, la sua testimonianza di religioso che opera da decenni a Bamako, in Mali.

A sinistra Padre Arvedo Godina

L'incontro, focalizzato sul tema della Giornata Missionaria Mondiale, ''Tessitori di fraternità'', aveva lo scopo di mostrare alla comunità la vita missionaria, e di rendere partecipe i fedeli dell'esperienza fatta da Padre Godina in un Paese molto diverso dal nostro, al fine di aiutare a comprendere, e a vivere meglio, questo mese di ottobre dedicato alla missione.

Così, infatti, come ricorda Papa Francesco - è necessario - soprattutto in questo periodo in cui si sperimenta la "nostalgia" - imparare a vivere nuove relazioni, non solo con le persone a noi care, ma con tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino, in particolare con coloro che maggiormente pagano le conseguenze negative della tempesta che ci ha investito in questo tempo.
Alla luce di ciò, anche Padre Arvedo, l'altra sera, ha portato in una piccola comunità un enorme dono, ovvero quello della "fraternità", quella fraternità cristiana che ha vissuto durante la sua missione.

Grazie all'aiuto della nipote Chiara, il missionario ha proiettato una serie di slide scelte appositamente per mostrare la vita in missione.

Padre Arvedo, che in Brianza risiedeva a Monticello, ha raccontato che in Mali esistono almeno venti etnie differenti, ognuna con storia, cultura e lingua propria. Ma esiste qualcosa che accomuna tutti quanti, ovvero l'accoglienza che viene riservata ai nuovi arrivati, e che si basa sempre su ''un bicchiere d'acqua ed una sedia sulla quale trovare ristoro''.

''Ciò che sicuramente colpisce di più in Mali è la presenza dei bambini" racconta Padre Godina. ''Questi ultimi sono semi che con il tempo cresceranno, grazie soprattutto all'aiuto di Gesù. La missione è gioia del presente e speranza per il futuro, e la speranza risiede soprattutto in chi ci sta accanto" ha testimoniato il missionario. La piccola comunità cristiana in Mali è aumentata durante gli anni di permanenza del missionario, sono aumentate sia le suore sia i preti, e dopo trent'anni trascorsi nel Paese africano, Padre Godina ha assunto il compito di guida di una scuola di catechisti, i cui studi durano circa tre anni, e presso la quale viene insegnato ai neo-missionari a diffondere la parola di Cristo e diventare animatore di comunità cristiana.

Un intervento prezioso per i fedeli intervenuti, che Padre Arvedo - al termine della serata - ha ringraziato per essere accorsi ad ascoltare la sua testimonianza.
Mari.T.
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