Casatenovo, RSA: un corso esperienziale per gli anziani sul Covid

L'emergenza Coronavirus, ancora in atto, ha stravolto le abitudini di vita degli anziani nelle Case di Riposo.
Nella Rsa Fondazione Maria Monzini Onlus di Casatenovo, la forza e la grande capacità d'adattamento che ha contraddistinto la generazione degli anziani che vi risiedono, ha fatto sì che in molti, dopo il lock down, abbiano ripreso subito ad applicarsi di nuovo e con entusiasmo nelle varie attività fisioterapiche, terapeutiche e di animazione; ma altrettanti, hanno domandato spiegazioni sul senso delle regole di vita che caratterizzano il nostro presente.

In particolare, hanno chiesto, per esempio, il senso del perpetuarsi delle mascherine sul volto degli operatori, del protrarsi dell'attenzione al distanziamento sociale tra loro, del divieto a loro di uscire liberamente dalla struttura e, specialmente, del perché è diventato proibito abbracciare i propri figli.
All'interno del Progetto Animazione, l'educatrice Stefania Perego e l'arteterapista e musicoterapeuta Alessandro Petrone perciò, hanno ideato e proposto agli anziani un corso informativo esperienziale, per rispondere a questi interrogativi che sono anche di tutti noi.

Gli attori del progetto, come tutti gli operatori della Monzini, hanno prima seguito due corsi di formazione su questo argomento e superato i relativi test, hanno quindi presentato il progetto "Spieghiamo il covid19" che è stato subito approvato sia dal direttore sanitario Dott. Lorenzo Colzani, che dal consiglio d'amministrazione nelle figure di Emila Corti e Pasquale Casiraghi.,
Il corso rivolto agli ospiti, ha fornito loro le conoscenze base sulle vie di trasmissione del virus Covid19 per giungere alla messa in scena di una drammatizzazione finale dove gli anziani, in prima persona, hanno escogitato strategie funzionali all'annientamento del "personaggio Covidi19".

L'esperienza, molto sentita, è risultata estremamente efficace per aiutare a sostenere i quotidiani sacrifici sia loro che degli operatori, infatti, ha portato molti anziani a dire: "ecco perché non potremo toccare i nostri familiari ancora per un bel po' di tempo", e anche "adesso capiamo la fatica degli operatori che indossano tutto il giorno la mascherina per proteggerci".
Tale progetto ha coinvolto circa la metà degli ospiti presenti in struttura e ha lasciato ad ognuno di loro un attestato di frequenza che fieri, hanno riposto fra gli effetti più cari; ma soprattutto, li ha aiutati a sentirsi meno isolati e protetti anziché reclusi.
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