Missaglia: in prognosi riservata il 62enne al volante della Punto finita contro il muro

Si trova ricoverato in neurorianimazione presso l'ospedale Manzoni di Lecco, il 62enne residente a Montevecchia rimasto coinvolto in un grave incidente stradale verificatosi nel pomeriggio di giovedì 15 ottobre a Missaglia. Un quadro clinico particolarmente serio il suo, tanto che la prognosi resta riservata.

Del resto che le condizioni del conducente della Fiat Punto fossero gravi era emerso in maniera piuttosto chiara non appena i sanitari si erano portati sul posto per prestare al ferito le prime cure del caso.
Sprovvisto di documenti e alla guida di una vettura intestata ad un altro soggetto (un 43enne residente a Robbiate), G.F. viaggiava lungo Via Papa Giovanni XXIII diretto verso Piazza Libertà quando dopo aver affrontato il passaggio pedonale all'altezza della baita, avrebbe tamponato il camion che trasportava frutta e verdura al volante del quale sedeva un missagliese.

La Punto, infilatasi inizialmente sotto il mezzo, è finita successivamente - per la violenza dell'urto - con la parte frontale contro il muro a sinistra della carreggiata.
Il 62enne è stato trovato riverso sui sedili, privo di sensi, dopo avere - forse - sbattuto con il capo contro il parabrezza dell'utilitaria di colore verde chiaro. Un trauma cranico decisamente importante, che ha richiesto il trasporto in codice rosso - dunque in condizioni di massima gravità - al pronto soccorso dell'ospedale Manzoni di Lecco dove si trova attualmente ricoverato. Illeso invece, il conducente del camion.

Ad eseguire i rilievi sono stati gli agenti della polizia locale che hanno faticato non poco per risalire all'identità del ferito, dal momento che l'uomo non aveva con sè i documenti e l'auto era intestata ad un altro soggetto. Spetterà dunque a loro ricostruire con esattezza la dinamica del sinistro, attribuendo le eventuali responsabilità del caso. Non è chiaro infatti, se l'uomo abbia accusato un malore prima di finire contro il camion o se alla base del sinistro via sia piuttosto un momento di distrazione, che però gli è costato caro.

G. C.
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