Cassago chiama Chernobyl perde un altro socio. E' scomparso il 'vice' Sergio Redaelli

Dopo Giancarlo Minella, l'associazione Cassago chiama Chernobyl perde un altro pilastro. E' venuto a mancare nelle scorse ore Sergio Redaelli, volontario, vice presidente e fondatore del sodalizio che in questi anni ha portato avanti numerosi progetti terapeutici e di accoglienza per offrire nuove opportunità ai bambini ucraini e alle loro famiglie.

Secondo da sinistra Sergio Redaelli durante uno dei viaggi
effettuati in Ucraina insieme al presidente Armando Crippa

Originario di Cassago, ma residente con la famiglia a Cremella, il 70enne lottava da tempo contro un brutto male che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
Resta profondamente vivo in quanti lo avevano conosciuto però, il suo impegno a favore dell'associazione presieduta da Armando Crippa, che egli stesso aveva contribuito in maniera decisiva a far nascere.

''Con Sergio siamo amici da tantissimi anni. Lui è sempre stato il mio vicepresidente e anche nell'ultima assemblea, nonostante i suoi problemi di salute, aveva confermato il suo impegno nel consiglio direttivo, pur non potendo partecipare'' ci ha detto con commozione Crippa. ''Era sempre in prima linea quando c'era bisogno di aiuto: ricordo ancora il primo viaggio un po' improvvisato, effettuato insieme per consegnare del materiale in Ucraina. Da quel momento ce ne sono stati molti altri. Come non ricordare poi il suo impegno nel tradizionale raduno di auto e moto d'epoca che organizzavamo ogni anno con ritrovo all'istituto don Guanella. Siamo tutti addolorati e vicini alla sua famiglia, che negli anni ha partecipato attivamente ai progetti di accoglienza promossi dall'associazione''.

Sergio Redaelli lascia la moglie Rosalba e le due figlie che insieme agli altri parenti ed amici gli tributeranno l'ultimo saluto domani mattina, durante le esequie in programma alle ore 11 nella parrocchia di Cassago.
G. C.
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