Monticello: da pianista a compositore per il mondo del cinema. E' la storia di Matteo

Musica, cinema e immagini sono i tre elementi che presi in modo combinato formano la ricetta perfetta alla base della passione del giovane monticellese, Matteo Motto, musicista e pianista che collabora tutt’oggi anche e soprattutto con il mondo del video-making. Matteo ha 33 anni, da sempre ha vissuto a Casatenovo ma risiede a Monticello e ha avuto la fortuna di poter coniugare il suo amore per la musica con parte del proprio lavoro professionale come insegnante e musicista vero e proprio.

Matteo Motto al piano

La passione per questo mondo è nata all’età di 12 anni, quando si è avvicinato per la prima volta allo studio del pianoforte attraverso lezioni private con due maestri, uno dei quali è l’attuale organista del duomo di Milano, Alessandro La Ciacera, e ha poi proseguito con lezioni individuali presso la scuola di musica Lizard di Barzanò, dove all’età di 26 anni ha conseguito un diploma alla fine del suo percorso di studio. Durante questo periodo Matteo realizza che vuole esprimersi con la musica, approfondire la conoscenza di sé stesso attraverso lo strumento musicale e fare di questa passione una presenza stabile duratura nella propria vita. Alla Lizard il maestro che lo accompagna nella sua crescita artistica lo sprona anche a continuare a comporre pezzi scritti di propria mano ed è così che il giovane pianista inizia seriamente a scrivere musica sia come solista e sia “contaminando” le melodie classiche del pianoforte con quelle della musica digitale ed elettronica. La passione e l’impegno lo portano velocemente a collaborare con una casa di produzione cinematografica di Lissone, la GPG Film, diventandone presto uno dei compositori realizzando sottofondi strumentali e digitali per alcuni spezzoni di film. Già durante gli anni dello studio del pianoforte, a partire dal 2012, il giovane inizia a partecipare alla manifestazione musicale e artistica di Piano City a Milano, rassegna annuale dedicata ai pianisti emergenti, per la quale è stato scelto in qualità di compositore contemporaneo per tre anni consecutivi e dove ha potuto suonare per le vie della Città facendo conoscere la propria musica a passanti e curiosi.
Dopo il 2014, terminata anche l’esperienza di Piano City e su suggerimento di alcuni amici, Matteo ha deciso di mettere ancora più passione nello sperimentare e nel fare musiche adatte e pensate appositamente per sequenze di immagini, arrivando finalmente a musicare il primo film: “KZ”, un documentario ambientato in Brianza e che racconta la deportazione dai campi di concentramento, rilasciato nel 2014.

VIDEO - Cruxman




Alla fine di quest’anno e fino al 2017 il giovane ha poi deciso di intraprendere un viaggio in Australia, a Melbourne, dove ha insegnato per mesi presso le scuole di pianoforte e dove ha potuto trovare un terreno fertile per la sua passione, approfondendo sempre più lo studio dello strumento e soprattutto la conoscenza del proprio modo di intendere e voler fare musica. Una volta ritornato in Italia Matteo ottiene l’ingaggio di comporre la colonna sonora anche di un secondo film dal titolo “Cruxman”, uscito invece nel 2018 e strutturato attorno alle avventure di un prete super-eroe. Sotto richiesta della casa cinematografica le musiche sono state realizzate in chiave digitale per quest’ultima opera, mentre nel primo caso le colonne sonore si rifacevano alla musica classica da pianoforte.

“Con questa esperienza nel mondo cinematografico ho capito che potevo scrivere non solo musiche per pianoforte ma potevo adattare le mie idee anche ad altri strumenti e così ho iniziato ad elaborare questo tipo di melodie in ambito elettronico del tutto particolari” ci ha raccontato lo stesso Matteo. Visto il seguito e la qualità dei brani prodotti, tutti approfondendo il suono e le melodie digitali, il pianista ha deciso di proporsi ad alcune etichette discografiche trattavano quello specifico genere musicale e strumentale. Ad oggi ha quindi potuto realizzare circa 50 brani per un paio di etichette musicali e che potranno essere acquistati ad esempio da registi o produttori per realizzare film, documentari, spot pubblicitari e molto altro. Attualmente Matteo ha proseguito, dopo l’esperienza australiana, la propria attività di insegnamento presso il Crams di Lecco e la PRS di Olginate, attività che lo continuano a stimolare nel trasferire le idee musicali più creative dalla mente allo strumento che potrebbero diventare un domani il sottofondo musicale di immagini e film: un connubio sempre piacevole e sempre molto apprezzato dallo stesso pubblico.
M.B.
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