Sirone: sconti fino al 66% sulla Tari per i commercianti chiusi causa Covid

Il sindaco Emanuele De Capitani
Sconti dell’imposta rifiuti alle attività che hanno dovuto chiudere a causa dell’emergenza sanitaria. E’ quanto deliberato nel consiglio comunale di lunedì 26 ottobre dall’amministrazione di Sirone.
Come chiaramente spiegato dal consigliere che si occupa dei tributi, Ernesto Viganò, il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti ha subito parecchie modifiche rispetto a quello dell’anno precedente: una delibera di Arera ha infatti causato un cambiamento nella tariffazione. “Oltre a tutti gli adempimenti normativi presenti in precedenza è stata introdotta una novità e anche il piano finanziario è stato più complesso da attivare”. Tutto il documento è stato validato da un ente terzo ed è approdato in consiglio con un incremento piuttosto contenuto. “La differenza è di 5.000 euro in più, quasi tutti per la parte variabile”. Il piano passa quindi da 183.000 euro a 188.000 euro causa recupero dei conguagli. Un’attività come lo spurgo delle caditoie, che viene svolto all’interno dell’appalto, viene invece indicata separatamente in quanto non strettamente connessa alla raccolta rifiuti.   
Sulle tariffe, la metodologia di calcolo è rimasta invariata rispetto al passato. Gli amministratori hanno operato una variazione dei coefficienti. “I nuclei famigliari più numerosi hanno un’imposta superiore in quanto producono rifiuti, ma cerchiamo di non penalizzarli. Anche per le utenze non domestiche cerchiamo di agevolare le attività”. Il totale è, nel complesso, paragonabile all’anno scorso. Gli scostamenti sono relativi a una diversa superficie imponibile o a un cambiamento all’interno del nucleo famigliare. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, la scelta, come già è accaduto in altri comuni del circondario, è quella di scontare la tassa nella parte variabile, in quanto, durante il periodo di chiusura, non sono stati prodotti rifiuti. “Utilizzando nell’interezza i proventi di Silea, siamo riusciti a far sì che per le utenze non domestiche con codici Ateco chiusi in primavera, abbiano lo scomputo di una parte variabile pari al 66%” ha riferito Viganò. “Abbiamo voluto andare incontro a chi ha avuto questa situazione, facendo sì che il totale della tassa venga ridotto di 1/3 della tariffa. Visto che le risorse le avevamo, ci è sembrato giusto, nell’ottica di aiutare queste utenze, applicare una riduzione superiore a quanto richiesto come dovuto. Nei fatti, è come se l’importo complessivo sia stato ridotto tra il 25 e il 30%. Questa decurtazione trova piena copertura nei proventi distribuiti da Silea”.
Il consiglio ha anche approvato altre due delibere, presentate dall’assessore al bilancio Dario Corti. Una è relativa all’applicazione dell’avanzo, pari a 50.000 euro, per affrontare le spese più recenti come, appunto, lo sconto della Tari per i commercianti rimasti chiusi. “Grazie al contributo di Silea per 20.000 euro, che riduce l’importo, agevoliamo quattro mesi”. Altre risorse servono per far fronte alle potature da attuare nella prossime settimane, mentre è stato inserito a bilancio un contributo statale di 10.000 euro e una maggiore entrata della Tari di 4.000 euro. Per concludere, ci sono altre spese inerenti gli uffici, come elettricista e idraulico.
Da ultimo, il comune ha attuato un prelevamento dal fondo di riserva. “Qualora ci siano necessità non ordinarie e qualora i fondi non siano sufficienti a quello cui andremo incontro, c’è la possibilità di utilizzarlo” ha commentato Corti. La quota del fondo - mai usato quest’anno - di cui si servirà il comune è pari a 8.000 euro. E’ stato utilizzato nel mese di settembre per redigere i protocolli di sicurezza per l’apertura della palestra e per attivare il servizio piedibus. “Abbiamo ancora disponibili 11.000 euro al fondo, ma non credo che quest’anno avremo ulteriori possibilità di utilizzarlo”.
M.Mau.
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