Barzanò: il Covid ferma le iniziative per il 95° degli Alpini, ma non la loro solidarietà
Riceviamo e pubblichiamo uno scritto a firma di Antonio Scaccabarozzi, presidente onorario del Gruppo Alpini di Barzanò, che sintetizza in breve il rammarico di non poter festeggiare degnamente il 95esimo anniversario di fondazione, previsto proprio per l'anno in corso. Le attività delle penne nere tuttavia, non si sono mai fermate e neppure con esse la solidarietà messa in campo dal sodalizio ''guidato'' da Francesco Motta, come si evince dalla lettera che pubblichiamo in calce:
I volontari del Gruppo Alpini durante una delle consuete feste estive
Per il Gruppo Alpini di Barzanò il 2020 doveva essere un anno ricco di iniziative ed eventi per commemorare degnamente il 95° anniversario di fondazione.
Già nel corso dell' assemblea annuale tenutasi il 19 gennaio scorso era stato presentato ai soci un fitto programma che vedeva coinvolti cittadini e istituzioni.
Purtroppo la pandemia ha sconvolto e fatto annullare gran parte di queste iniziative.
Così come è stata rimandata l'annuale Adunata Nazionale, molte altre attività locali sono incorse in annullamenti.
Fra tutte la "Festa Alpina", una vera festa gastronomica con specialità brianzole e tanto altro, giunta alla sua quarantesima edizione; per anni ha coinvolto decine di Alpini e Amici che per l'occasione si sono trasformati in baristi, camerieri, aiutanti di cucina, cuochi, curatori di mostre a tema ed esperti in pratiche burocratiche relative alla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico.
Quanto sopra all'insegna dello slogan "Trasformiamo il piacere della buona tavola in azioni di solidarietà". Con i proventi di queste feste sono stati finanziati numerosi progetti di grande impegno e contribuito in modo tangibile a sostenere le iniziative di associazioni operanti nel sociale.
In questi 95 anni il Gruppo Alpini di Barzanò, raccogliendo l'eredità morale dei cinque soci fondatori -Felice Beretta -Alfredo Mapelli -Anselmo Perego -Giuseppe Perego -Cesare Schieroni, non ha mai dimenticato di tenere viva la memoria di coloro che hanno dato la vita per la Patria nella speranza di lasciare ai posteri un'Italia migliore.
Già nel corso dell' assemblea annuale tenutasi il 19 gennaio scorso era stato presentato ai soci un fitto programma che vedeva coinvolti cittadini e istituzioni.
Purtroppo la pandemia ha sconvolto e fatto annullare gran parte di queste iniziative.
Così come è stata rimandata l'annuale Adunata Nazionale, molte altre attività locali sono incorse in annullamenti.
Fra tutte la "Festa Alpina", una vera festa gastronomica con specialità brianzole e tanto altro, giunta alla sua quarantesima edizione; per anni ha coinvolto decine di Alpini e Amici che per l'occasione si sono trasformati in baristi, camerieri, aiutanti di cucina, cuochi, curatori di mostre a tema ed esperti in pratiche burocratiche relative alla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico.
Quanto sopra all'insegna dello slogan "Trasformiamo il piacere della buona tavola in azioni di solidarietà". Con i proventi di queste feste sono stati finanziati numerosi progetti di grande impegno e contribuito in modo tangibile a sostenere le iniziative di associazioni operanti nel sociale.
In questi 95 anni il Gruppo Alpini di Barzanò, raccogliendo l'eredità morale dei cinque soci fondatori -Felice Beretta -Alfredo Mapelli -Anselmo Perego -Giuseppe Perego -Cesare Schieroni, non ha mai dimenticato di tenere viva la memoria di coloro che hanno dato la vita per la Patria nella speranza di lasciare ai posteri un'Italia migliore.
Il presidente Antonio Scaccabarozzi
Nel lontano 1925 questi reduci della prima guerra mondiale avevano deciso di istituire in seno all'Associazione Nazionale Alpini -Sezione di Lecco il Gruppo di Barzanò, coinvolgendo anche Alpini dei paesi limitrofi superando il numero di 70 iscritti.
Sono passati tanti anni da allora, ma non è mai mancato l'entusiasmo e la partecipazione alle molteplici attività del Gruppo portando a termine iniziative a favore di tutta la comunità.
Il Gruppo Alpini di Barzanò è stato uno dei primi a nascere nel territorio della Sezione di Lecco e la data è ben evidenziata dall'insegna in rilievo posta sul frontale della "Baita" alla quale, sulla destra del dipinto dell'artista Livio Cazzaniga raffigurante un Alpino con i piedi immersi nell'acqua che soccorre un bimbo in lacrime, è stato affisso uno striscione riproducente un poster realizzato dalla grafica Silvia Isella, per ricordare a tutta la cittadinanza di Barzanò questo storico anniversario.
Anche in questi difficili momenti gli Alpini barzanesi non hanno fermato la loro attività e con il beneplacito della amministrazione comunale e nel rispetto dei protocolli previsti dai decreti governativi e delle direttive regionali, venerdì 9 ottobre hanno messo a disposizione i loro potenti mezzi per la festa dei nonni cuocendo le castagne presso la scuola materna; domenica 25 ottobre presso la baita alpina hanno preparato le tradizionali caldarroste e venerdì 30 e sabato 31 ottobre sono state consegnate a domicilio quasi duecento porzioni di cazzuola cucinata presso la ben attrezzata cucina della sede.
In questi difficili momenti la tentazione di isolarsi e di perdere l'entusiasmo e la voglia di fare è molto forte, per cui le attività di questo gruppo può essere da stimolo a perseverare e sperare che tutto finisca nel migliore dei modi.
Sono passati tanti anni da allora, ma non è mai mancato l'entusiasmo e la partecipazione alle molteplici attività del Gruppo portando a termine iniziative a favore di tutta la comunità.
Il Gruppo Alpini di Barzanò è stato uno dei primi a nascere nel territorio della Sezione di Lecco e la data è ben evidenziata dall'insegna in rilievo posta sul frontale della "Baita" alla quale, sulla destra del dipinto dell'artista Livio Cazzaniga raffigurante un Alpino con i piedi immersi nell'acqua che soccorre un bimbo in lacrime, è stato affisso uno striscione riproducente un poster realizzato dalla grafica Silvia Isella, per ricordare a tutta la cittadinanza di Barzanò questo storico anniversario.
Anche in questi difficili momenti gli Alpini barzanesi non hanno fermato la loro attività e con il beneplacito della amministrazione comunale e nel rispetto dei protocolli previsti dai decreti governativi e delle direttive regionali, venerdì 9 ottobre hanno messo a disposizione i loro potenti mezzi per la festa dei nonni cuocendo le castagne presso la scuola materna; domenica 25 ottobre presso la baita alpina hanno preparato le tradizionali caldarroste e venerdì 30 e sabato 31 ottobre sono state consegnate a domicilio quasi duecento porzioni di cazzuola cucinata presso la ben attrezzata cucina della sede.
In questi difficili momenti la tentazione di isolarsi e di perdere l'entusiasmo e la voglia di fare è molto forte, per cui le attività di questo gruppo può essere da stimolo a perseverare e sperare che tutto finisca nel migliore dei modi.
