Molteno: villa dei Pini va in vendita e la minoranza chiede di acquisirla a pubblico

Il gruppo di minoranza progetto per Molteno interroga l'amministrazione comunale sul piano integrato di intervento (PII) non attuato di villa dei Pini e chiede con fermezza di fermare il piano prima che si passi alla vendita: il suggerimento è quello dell'acquisizione da parte dell'amministrazione.

La vicenda risale al 2010 quando sotto la legislatura guidata da Mauro Proserpio, viene approvato il piano di villa dei Pini e villa Bosisio. "Le aree erano zona "C", quindi vincolate all'obbligo di mantenere il verde esistente, al divieto di sfoltimento e all'obbligo di piantumazione di uguale essenza in caso di essiccamento - ha ricordato la capogruppo Giusi Corti - L'amministrazione ha dato il via libera alla ristrutturazione edilizia, anche con l'ampiamente della struttura: sappiamo purtroppo com'è finita con villa Bosisio e come i criteri siano stati disattesi. Su villa dei Pini era prevista la realizzazione di una struttura residenziale con un volume di cubatura che passa da 3.881 a 8.891 mc, cioè con aumento del 132%. Questo comporta la restrizione zona verde".
Lo scorso settembre il comparto è andato all'asta, con un'offerta di base a 676.000 euro. "L'amministrazione era informata della vendita all'asta? - ha rilanciato la Corti - Molteno è già sufficientemente edificata con alloggi e un piano integrato rischia di essere oggetto di speculazione edilizia. Invece, occorre la conservazione dell'area verde. Considerate mutate le condizioni in essere, l'amministrazione dovrebbe presentare la manifestazione di interesse denunciando la revoca del piano non attuato. Molteno non ha bisogno di nuovi condomini".

Per il sindaco Giuseppe Chiarella i tempi sono cambiate e altrettanto le esigenze. "Dieci anni fa si concedeva l'ampliamento della volumetria ma si cedeva una parte del verde per ampliare l'asilo e il giardino. Dopo 10 anni cambiate le cose: l'asilo, forse, non ha più bisogno di nuova aula e quelle finalità probabilmente oggi non ci sono più". L'amministrazione era a conoscenza della vendita del compendio in quanto "ci sono contatti con i proprietari in relazione al taglio del verde": tuttavia l'asta programmata per il 24 settembre non si è tenuta ed è stata rinviata al 16 febbraio 2021. "La convenzione oggi non c'è perché non è mai stata sottoscritta - ha rilevato il primo cittadino - Non sono contrario a priori all'acquisizione di quell'area, anche perché costruita da parenti dei Rosa. Se prezzo si abbasserà, potremo valutare di portare qualcosa in consiglio per partecipare all'asta. Il prezzo al momento mi sembra alto. Non escludo che, se si abbassasse, il consiglio si possa esprimere per acquisirlo. Tuttavia non si può acquisire a patrimonio se non c'è uno scopo preciso: dovrebbe avere una finalità sul territorio. É senza dubbio un complesso di pregio che serve a dare lustro al nostro territorio. Dovremo capire in che modo intervenire con il piano di governo del territorio o proporci come acquirenti se prezzo è accessibile e sopportabile dalle casse comunali".

Lineare la battuta di replica della capogruppo di opposizione: "Se si vuole, si possono trovare le motivazioni giuste per riuscire a fare proposte e definire l'utilizzo futuro della zona e venirne in possesso, altrimenti tutto cade. Riteniamo che l'attuale prezzo sia appetibile: sarebbe un'occasione da non lasciarsi scappare".
"Non vorremmo sentirci dire che i vecchi piani sono causa dei documenti di inquadramento - ha aggiunto il collega Ferdinando De Capitani - Se si guardano le modalità con cui sono stati fatti quelli di villa Bosisio e villa dei pini, ci chiediamo se è mai possibile che due piani integrati di intervento vadano all'asta. Questi piani dovrebbero essere sotto il controllo dell'amministrazione pubblica, invece ci troviamo questo fallimento. Oggi il comune ha una responsabilità: deve decidere se gli eventi vadano da soli o se dare un'impostazione politica". Poi la richiesta di bloccare il piano: "Fermatelo, perché si rimedia ad errore clamoroso. Abbiamo avuto due piani integrati all'asta. In villa Bosisio, lo abbiamo visto, è stata regalata al privato una volumetria senza compensazione".
Il sindaco ha subito fermato le polemiche: "Il fatto che non ci sia la convenzione, è un bene perché, una volta acquisito, i privati devono passare dall'amministrazione per decidere cosa vuole fare. Il privato deve sottostare a una convenzione che dovrà sottoscrivere con noi".
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.