Casatenovo, Covid: in una lettera ai fedeli le limitazioni per l'attività delle parrocchie

In arrivo modifiche anche per il mondo spirituale dopo l'ultimo DPCM, in vigore da venerdì 6 novembre. A questo proposito in una mail indirizzata a tutti i parrocchiani, i sacerdoti della comunità pastorale di Casatenovo, retta dal parroco don Antonio Bonacina, hanno illustrato tutte le modifiche che verranno attuate nell'ambito delle attività religiose nelle cinque parrocchie.
La prima comunicazione da riferire è stata la chiusura degli oratori, sia come luogo religioso sia come luogo di frequentazione per quanto riguarda bar e cortili.
"Nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (le cosiddette "zone rosse"), la Diocesi di Milano ha disposto l'interruzione di tutte le attività oratoriane in presenza, comprese le catechesi finora proseguite" ha detto don Andrea Perego, responsabile della pastorale giovanile. Ancora non è chiaro come proseguiranno gli incontri di "itinerari di Fede", ma seguiranno nuove comunicazioni al più presto.

Da sinistra don Antonio Bonacina e don Andrea Perego

Per quanto riguarda invece i luoghi di culto, la lettera ai parrocchiani specifica che "il DPCM non vieta la partecipazione alle messe, ma stabilisce che "l'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro".
In particolare, sono state ribadite anche le norme da seguire, con forte invito alla collaborazione da parte di tutti, preti, ministri e fedeli: si ricordano infatti il numero massimo delle persone ammesse in chiesa, il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali respiratori, temperatura corporea superiore ai 37,5° C o è stato in contatto "a rischio" con persone positive (parametro assicurato da un rigoroso e organizzato controllo della temperatura da parte dei volontari), il mantenimento della distanza di sicurezza per tutti i fedeli e le modalità di disposizione in entrata e in uscita, le porte aperte per garantire il ricambio d'aria, l'impossibilità di inginocchiarsi e di scambiare il segno della pace, sostituito da uno "sguardo reciproco che esprima comunione fraterna" e le norme sulla distribuzione dell'Eucaristia.
Insieme a queste disposizioni già adottate da tempo, però, c'è anche una novità, ovvero l'obbligo di presentare l'autocertificazione per giustificare lo spostamento: "i fedeli, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di Polizia nello spostamento tra la propria abitazione e la chiesa e viceversa, potranno esibire l'autodichiarazione in cui dichiarano "situazione di necessità" nella causale. Questa autodichiarazione si può scaricare dal Sito della nostra Comunità, oppure ritirare in copia cartacea in fondo a tutte le chiese" ha spiegato ancora don Andrea.
"La situazione che stiamo attraversando ci impone di interrompere tutte le attività che non sono necessarie, mentre la possibilità di continuare a celebrare le messe diventa per tutti noi l'occasione di riconoscere l'Eucarestia come un bene necessario per la nostra vita". Così si è chiusa la lettera a tutti i parrocchiani: un messaggio di augurio e di speranza, in attesa di poter riprendere le attività in forma normale e la nostra vita quotidiana.

G.G.
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